Bonaccini sul ritorno Covid: "Misure mirate per scongiurare il lockdown"
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Bonaccini sul ritorno Covid: "Misure mirate per scongiurare il lockdown"

Il presidente dell'Emilia Romagna: "Tracciamento dei contatti e rigoroso rispetto delle norme di sicurezza"

Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini
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12 Ottobre 2020 - 07.27


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Il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, intervistato dal quotidiano La Nazione ha dichiarato la strada da seguire per l’emergenza Covid: ”E’ il rialzo a cui stiamo assistendo che preoccupa, soprattutto per l’accelerazione degli ultimi giorni. Potranno esserci misure mirate per scongiurare un nuovo lockdown. Concentriamoci su ciò che va fatto per contrastare la ripresa del virus: rispetto rigoroso delle regole di sicurezza, il rafforzamento dei controlli, l’attività di tracciamento, il numero e la velocità dei tamponi”. 

Il governatore dell’Emilia-Romagna precisa che ”le Regioni dovranno prendere decisioni condivise con i provvedimenti del Governo, anche in attesa del nuovo Dpcm. Il Governo ha già accolto la nostra richiesta di riattivare la cabina di regia con Regioni, Province e Comuni. Coordinamento nazionale e valorizzazione dell’autonomia restano il modo migliore di contrastare il virus”.

Quanto alla possibilità di nuovi lockdown, “potranno esserci misure mirate all’evitare assembramenti e situazioni pericolose – afferma Bonaccini -. La cosa più importante è intervenire in modo puntuale, salvaguardando il più possibile sia le attività economiche che quelle sociali. Ma per riuscire, ripeto, serve la responsabilità di tutti e un più rigoroso rispetto dei protocolli. Chiudere Medicina è stata la scelta più difficile per me, ma alla fine si è rivelata quella più giusta. Non possiamo tornare alla situazione dei mesi passati, quando fu necessaria una decisione così dura. Stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo. Quando si tratta di decidere il mio compito è farlo. Le misure mirate oggi devono servire a evitare blocchi totali domani. Quello che non ci possiamo permettere è dover tornare alle misure drastiche dei mesi scorsi”. 

“In Emilia-Romagna abbiamo realizzato già tre mesi fa un hub nazionale delle terapie intensive a disposizione della sanità regionale e del Paese – prosegue il presidente della Regione -. Ci siamo attrezzati. Ma soprattutto, abbiamo sviluppato l’azione anti-Covid: facciamo tra i 10 e i 15mila tamponi al giorno oltre a migliaia di test sierologici; abbiamo oltre 80 ‘Usca’, le unità speciali di continuità assistenziale, che vanno a casa dei pazienti e delle persone; per tutti gli studenti e loro familiari dal 19 ottobre sarà possibile fare il nuovo test sierologico rapido gratuito in farmacia, operazione senza precedenti in Italia. Lavoriamo per tenere il più lontano possibile la pandemia dai nostri ospedali”.

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