La denuncia di De Magistris: "Napoli è una polveriera ma a Roma non se ne rendono conto"
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La denuncia di De Magistris: "Napoli è una polveriera ma a Roma non se ne rendono conto"

Il sindaco di Napoli: "Senza turismo questa città muore. Alla gente non arrivano aiuti: sono preoccupato per il futuro"

Nella foto, Luigi De Magistris
Nella foto, Luigi De Magistris
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15 Novembre 2020 - 09.28


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Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha spiegato la situazione di emergenza a Napoli dallo scoppio della seconda ondata di Coronavirus: “Qui siamo seduti non sotto un vulcano, ma sopra. La città è una polveriera e temo che a Roma non ne siano consapevoli. Ho scritto a Conte. Gli ho spiegato che abbiamo bisogno di fondi. Occorre un’ordinanza di Protezione civile che stanzi dei soldi, e che poi il sindaco, l’unico a conoscere da vicino la realtà cittadina, li distribuisca”.

“Napoli – prosegue il primo cittadino – è una città anarchica con una sua resilienza. Qui c’è una economia informale che negli ultimi anni era cresciuta e si era rinforzata grazie al turismo. Questi mesi l’hanno fiaccata. La gente non ha più fieno in cascina e s’incazza se adesso non arrivano aiuti concreti. Ecco perché la gente è sconcertata: sanno che la situazione degli ospedali è drammatica; siamo una città dove tutti sanno tutto. E perciò sono seriamente preoccupato, ma anche in tensione per il futuro”.

Sul video del Cardarelli, de Magistris si è detto angosciato, “sono immagini che fanno male. Ma questa è la realtà dei nostri ospedali, anche se è triste dirlo, nonostante il merito dei nostri medici. Ci sarebbe stato tutto il tempo per prepararsi a questa fatidica seconda ondata. E invece… Invece il decantato Modello Campania che ha fatto vincere a De Luca le elezioni, non c’è. E ora che al ministro della Salute sono arrivati i dati veri, non quelli dei bollettini regionali, si è deciso quel che si doveva decidere”.

Ora “dobbiamo evitare che dopo la pandemia sanitaria si cada in una pandemia sociale ed economica, che poi, qui come altrove, potrebbe diventare anche pandemia criminale”.

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