L'Abruzzo torna in zona rossa e Marsilio se la prende: "Insensato"

Il Tar dell'Aquila ha accolto il ricorso del governo e dato torto al presidente della regione

Marco Marsilio
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11 Dicembre 2020 - 20.42


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Il presidente della Regione Marco Marsilio non ci sta e attacca il governo dopo il ritorno dell’Abruzzo a zona rossa e la decisione del Tar dell’Aquila che ha accolto la richiesta di sospensiva del governo:  “La pervicace azione del governo produce come risultato l’insensato e schizofrenico ritorno in zona rossa, per un giorno, di una regione che da due settimane mostra valori stabilmente arancioni, ormai persino tendenti al giallo. Dopo che il Tar ha negato per due giorni l’esistenza di un ‘pericolo’ così grave da giustificare un provvedimento d’urgenza, era chiaro che oggi il governo avrebbe potuto provocare solo il risultato di vedere una regione cambiare colore tre volte in tre giorni. Incuranti delle conseguenze pratiche nella vita delle persone, pur di poter esibire lo scalpo del reprobo Abruzzo”.

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Marsilio prosegue: “Mi sento con la coscienza a posto: ho tutelato la salute dei cittadini adottando senza indugio le misure restrittive necessarie, e ho agito di conseguenza quando i dati mostrano un numero di guariti doppio o triplo dei nuovi contagiati da una settimana – ha detto ancora Marsilio – tenendo conto della tenuta economica del territorio. A un atteggiamento pragmatico e aderente alla realtà dei fatti, il governo preferisce una rigida e tetragona applicazione burocratica delle norme. Rifiutandosi, come ha fatto sin dal 2 dicembre scorso, di applicare un potere di deroga che è previsto dalle norme stesse, senza dare nessuna spiegazione di questo rifiuto”.

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