Zaia sulla pandemia: "È un Natale diverso, il più triste che io ricordi"
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Zaia sulla pandemia: "È un Natale diverso, il più triste che io ricordi"

Il presidente della regione Veneto: "Oggi penso in particolare a chi combatte negli ospedali, al nostro personale sanitario che da 10 mesi affronta le fatiche e i rischi del Covid"

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25 Dicembre 2020 - 11.20


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Lui fa parte dello stesso partito di Salvini e, quindi, dovrebbe prendere per un’orecchio il suo ‘capo’ e dire di smetterla con il riduzionismo anti-Covid.
“È un Natale diverso, il più triste che io ricordi. Una pandemia gravissima ci costringe a rinunciare agli affetti, alla tradizione, allo spirito più autentico delle Feste, che è quello del ritrovarsi in famiglia. Oggi penso in particolare a chi combatte negli ospedali, al nostro personale sanitario che da 10 mesi affronta le fatiche e i rischi del Covid, ma anche a tutti coloro che – malati – patiscono dolore fisico e solitudine pur di guarire e ritornare a casa. Penso anche agli anziani nelle nostre case di riposo, a tutti coloro che sono in isolamento domiciliare per gli effetti del contagio, a chi in quest’anno ha perso il lavoro o ha visto compromesse le fatiche di una vita. A tutti loro va il mio augurio più grande, ma soprattutto un impegno: dalla pandemia si uscirà se tutti vorremo marciare nella stessa direzione”.


Lo ha scritto presidente della regione Veneto, Luca Zaia.
“Lavoriamo per questo, in nome di tutti coloro che non ce l’hanno fatta e di chi sta sopportando sacrifici pur di farcela. Uniamoci in questo obiettivo comune – scrive – con l’orgoglio di essere veneti, un popolo che storicamente ha affrontato guerre, privazioni, sacrifici e si è sempre ripreso, forte come il leone della nostra bandiera. Buon Natale a tutti voi!”.

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