L’apertura di Forza Italia a Mario Draghi ha aperto nuove prospettive, ossia quelle di tagliare fuori l’estrema destra per una compagine di governo fortemente europeista. Una ‘maggioranza Ursula’ insomma, in cui Zingaretti è convinto che il Pd possa trovare uno spazio con una linea chiara e articolata in tre punti: “Sostegno al tentativo in corso” del presidente Mario Draghi, “contributo per una maggioranza ampia e europeista” ed infine “messa in campo di contenuti per un’azione di governo per una riscossa e ripartenza dell’Italia”. La posizione del Pd è quella per una maggioranza ampia a partire, innanzitutto, da quella giallorossa con M5S e Leu che si possa allargare alle forze europeiste. Oggi la giornata ha segnato dei passi avanti significativi.
“La personalità di Draghi – ha detto Zingaretti in Direzione – è di assoluta forza e grande valore. Può essere la soluzione per portare l’Italia fuori dalla situazione caotica e dal rischio di paralisi determinato dalla crisi. Credo il Pd debba contribuire al successo di questo tentativo e offrire i propri contenuti e il proprio contributo”. Intanto per una maggioranza solida. E qui la sollecitazione anche oggi ai 5 Stelle.
“Ieri abbiamo promosso una riunione delle forze politiche che avevano confermato la fiducia, un incontro utile e anche se con differenti opinioni ha visto prevalere uno spirito unitario e la volontà di salvaguardare un patrimonio di tutti e credo sia un fatto utile all’Italia. E’ fondamentale mantenere un clima di lealtà tra forze che hanno votato l’ultima fiducia al presidente Conte e a Conte stesso”.
Un richiamo ribadito anche oggi. “Sarebbe molto importante che tutte le forze dell’alleanza”, ovvero Pd, M5s e Leu, “collaborassero con convinzione” alla maggioranza del governo Draghi, “aperte al contributo delle forze moderate, liberali, socialiste che sono in Parlamento. Aiuterebbe la stabilità del governo, gli darebbe forza e credibilità in Italia e nel mondo”. Un ‘perimetro’ ben chiaro, insomma, negli auspici dei dem. Intanto, però, il primo obiettivo da centrare è l’ok dei 5 Stelle a Draghi. Al momento la posizione ufficiale resta quella del no. Ma molto si sta muovendo. Beppe Grillo in testa che ha cambiato linea: ok a Draghi ma con una squadra politica. Quanto politica e con quale schema, però, è ancora da definire. Comprese le valutazioni che farà il premier incaricato Mario Draghi.
Zingaretti vede in Draghi un'opportunità: "Sì a una maggioranza europeista"
Il segretario del Pd: "Draghi può essere la soluzione per portare l'Italia fuori dalla situazione caotica e dal rischio di paralisi determinato dalla crisi"
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4 Febbraio 2021 - 18.52
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