Amendola: "Da Giugno un attestato vaccinale per favorire gli spostamenti nella Ue"
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Amendola: "Da Giugno un attestato vaccinale per favorire gli spostamenti nella Ue"

Il sottosegretario agli Affari europei: "Un documento digitale (in forma di Qr sullo smartphone o stampato) che attesti vaccinazione e la guarigione avvenuta. Un meccanismo, comune agli altri paesi europei"

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28 Marzo 2021 - 10.59


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Come uscire dalla crisi saniaria e, di conseguenza, dalla crisi economica? Lo stop della Corte tedesca al Recovery plan non è una bella notizia, ma il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, confida che ciò “non mette in discussione il Recovery, anche se qualche ritardo lo provocherà”.
Malgrado ciò, da noi in Italia “bisogna accelerare per consegnare il piano e serviranno procedure veloci per realizzare le opere”.

In un’intervista a “La Stampa” Amendola spiega che “la decisione della Corte tedesca è una sospensione in via cautelare, dal momento che vi è un ricorso pendente che contesta la titolarità dell’Ue di emettere debito comune. La Corte potrebbe prendersi qualche settimana per decidere, ma siamo ancora nei tempi per una ratifica della “Decisione sulle Risorse proprie”, da cui dipendono il bilancio ’21-’27 e il Next Generation Eu. Tutte misure negoziate e adottate sulla base dei Trattati europei”.

C’è il rischio che non arrivino più i 200 miliardi di fondi europei? “Mi atterrei ai fatti – replica il sottosegretario – Il via libera è stato approvato da Berlino con un’amplissima maggioranza sia al Bundestag che al Bundesrat. Noi siamo fiduciosi, anche perché il Recovery fu siglato a luglio scorso quando Merkel era presidente di turno del Consiglio europeo. Un risultato storico anche per la Cancelliera”.
Sul piano italiano da mandare a Bruxelles Amendola ricorda che “il Pnrr è all’esame del Parlamento, che voterà mozioni d’indirizzo la settimana prossima. Il Mef è il regista della scrittura finale sulla base delle linee guida del precedente governo. Tutti i ministeri sono all’opera per approfondire e modificare le proposte di investimento e le riforme entro fine aprile, quando i 27 consegneranno a Bruxelles i loro piani ufficiali. Bisogna accelerare e a mio parere la scelta più delicata sta nel rendere esecutivo il Recovery dopo l’approvazione, con norme chiare e procedure veloci per realizzare i progetti, poiché l’Italia ha dei record pessimi di assorbimento delle risorse europee”.
Infine, sulle misure per evitare chiusure delle frontiere quest’ estate, il sottosegretario afferma: “Il rafforzamento della campagna vaccinale va di pari passo con una programmazione delle riaperture. In primis per favorire la mobilità tra i Paesi europei. Per questo abbiamo deciso di lavorare da qui a giugno su un “certificato verde digitale”. Non si tratta di un passaporto, ma di un documento digitale (in forma di Qr sullo smartphone o stampato) che attesti la vaccinazione, i risultati dei test e la guarigione avvenuta. Un meccanismo, comune agli altri paesi europei, per incentivare viaggi e turismo in tranquillità, ma anche con la garanzia della protezione dei dati personali e senza creare discriminazioni. Sono problemi pratici non trascurabili. In Italia con il ministro Colao e le amministrazioni competenti siamo al lavoro per procedere spediti”.

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