Toti chiede ancora meno restrizioni: dimentica che la variante inglese ha cambiato i parametri
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Toti chiede ancora meno restrizioni: dimentica che la variante inglese ha cambiato i parametri

Il presidente della regione Liguria si lamenta per i divieti all'interno dei ristoranti e chiede di spostare il coprifuoco alle 23 o a mezzanotte.

Il governatore ligure Toti
Il governatore ligure Toti
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18 Aprile 2021 - 12.26


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Le riaperture ragionate – lo sano tutti – molto probabilmente si tradurranno in più contagi e più morti, A maggior ragione perché ora il virus è comandato dalla variante inglese molto più aggressiva.
Ma questi concetti, pur chiarissimi, vengono messi da parte da coloro che (anche se detto con parole educate) pensano che a questo punto l’economia debba riapertura anche a questi prezzi.
“Bene la decisione del Governo di dare il via alla stagione delle riaperture, ma alcune cose ancora non tornano”, ha scritto oggi sulla propria pagina Facebook il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.
“In zona gialla nei ristoranti già prima si mangiava anche all’interno e nei bar era consentito il servizio al bancone, purché debitamente distanziato. Bene aggiungere tavoli all’eterno, con regole anche di minor rigore. Ma se già prima, senza vaccini, in zona gialla si poteva stare all’interno, dobbiamo poterlo fare anche ora, quando riapriremo”, ha spiegato.
Ma Toti dimentica che prima non c’era la variante inglese per la quale non basta un metro ma ne servono due per evitare i contagi.
Quindi sul coprifuoco: “Se apriamo i ristoranti la sera, non può restare il divieto di movimento dopo le 22! Mica siamo in un Paese nordico dove la gente mangia alle 18 o alle 19, da noi si va a cena alle 20.30 o alle 21. Non vedo francamente il bisogno di fare ingozzare gli avventori in pochi minuti per scappare a casa. Il Covid non è mica un vampiro che arriva con il buio! Lasciamo pure il coprifuoco per evitare che la gente poi si attardi a bere fuori dai locali, creando assembramento o festini improvvisati, ma magari il facciamolo scattare alle 23 o alle 24”.
“Infine il pass vaccinale per muoversi tra le regioni – ha proseguito Toti – teniamo presente che non tutti i cittadini potranno avere il vaccino nelle prossime settimane, e non per loro scelta. Quindi, per elementare giustizia e anche per necessità, una persona deve potersi spostare per lavoro, studio e tutte le altre motivazioni già previste. Altrimenti fino a luglio almeno potranno muoversi solo le persone con più di 60 anni, mentre tutti gli altri dovranno aspettare il proprio turno del vaccino, paralizzando il Paese”.
“Spero che su tutto questo il Governo voglia confrontarsi con le Regioni prima di prendere provvedimenti. E aggiustare queste incongruenze che rischiano di vanificare le misure che si prenderanno”, ha concluso.

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