Il sottosegretario alla Salute ha risposto anche oggi alle domande e alle curiosità del pubblico nella trasmissione “Domenica In” su Raiuno.
Sileri ha parlato di vari argomenti, dal caso AstraZeneca fino ad elaborare una previsione attendibile sui tempi della copertura vaccinale del nostro Paese.
Diffidenza per AstraZeneca
“La disomogeneità tra le regioni italiane sulle somministrazioni dei vaccini si stanno limando. Crescono le dosi, crescono le somministrazioni.
Le polemiche su Astrazeneca e Johnson e Johnson hanno portato a una sorta di diffidenza in alcune aree del paese. Non è solo un caso singolo.Nei giorni scorsi, a Milano, una signora non voleva il vaccino Astrazeneca, ci ho parlato e poi l’ho convinta”.
Basta con le critiche
“Arriveremo all’inizio dell’estate con la quasi totalità delle persone che si vogliono vaccinare, esclusi gli under 16, con la prima dose fatta. Quindi avremo la popolazione protetta, potremmo osservare quello che sta osservando l’Inghilterra e una maggiore libertà. Viaggi all’estero? Facciamo le vacanze in Italia, è più semplice controllarci e poi facciamo girare l’economia”.
I Vaccini ci saranno ogni anno
“Servirà tempo per uscire da questa situazione, anche con il 70% delle vaccinazioni nella popolazione italiana non sarà finita. Anche perché in alcuni altri paesi, se non proteggeranno tutti, il rischio di far girare nuove varianti c’è sempre.
Il vaccino ogni anno? Sarà la scienza a dirlo, gli esperti si augurano come scenario migliore che il virus possa diventare come quello influenzale. Difficile dire cosa succederà ora e per quanto tempo dovremmo avere mascherine e misure sicurezza”.
“Sulla variante indiana – ha aggiunto – c’è anche bisogno dell’aiuto delle nostre comunità qui in Italia per controllare chi non ha fatto i test. Serve poi una strategia per mettere in campo un’azione comune europea”.
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