Le parole di Salvini, che si diceva pronto come tutto la Lega, a un compromesso per un testo condiviso del Ddl Zan vengono spazzate via dall’intervento di Massimiliano Fedriga.
Una dimostrazione di come la collaborazione della Lega sia solo di facciata e l’approvazione del testo avrà tempi lunghissimi finché si cerca di ostacolare un decreto con continue richieste di modifica.
“Il ddl Zan non è da correggere, va rifatto. La cosa che mi infastidisce è che chi dice che c’è una criticità nel testo venga venduto da parte di uno squadrismo, soprattutto sui social, come colui che è contro chi ha orientamenti sessuali diversi dal proprio, non è così. E’ un argomento estremamente delicato: noi dobbiamo assolutamente difendere il diritto di ognuno di avere l’orientamento sessuale che crede” e dall’altro lato “non bisogna degenerare nel rischiare di andare a intaccare diritti costituzionali che sono quelli della libertà di pensiero e parola”.
Lo ha detto il presidente Fvg e della Conferenza Regioni Massimiliano Fedriga, intervenendo a margine di un incontro a Trieste: “Dobbiamo essere seri – ha insistito – fare un lavoro insieme. Lo stesso Salvini si è dichiarato disponibile e allora ragioniamo seriamente. Io non credo che dobbiamo affidarci a neo legislatori di influencer o rapper perché qui sono in ballo diritti costituzionali”.
L’appello quindi, ha concluso, è “alla serietà’ e non fare squadrismo su questo perché è insopportabile. Spero che anche la comunità Lgbti si ribelli rispetto a questa strumentalizzazione elettorale che viene fatta”.