Crimi di traverso a Grillo: "Voto sul direttorio? Sì ma su SkyVote e non su Rousseau"

Il capo politico del Movimento 5 Stelle mette in moto la macchina come chiesto dal garante mentre le ultime speranze di dialogo tra Conte e il comico sembrano evaporare

Grillo e Crimi
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1 Luglio 2021 - 11.06


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Un finale di partita tra vendette, scherzetti e giochi di posizionamento. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, ha comunicato via mail al garante Beppe Grillo di aver avviato tutti gli adempimenti prodromici allo svolgimento delle votazioni per il Comitato direttivo.
Sono state individuate modalità e tempistiche per la presentazione delle candidature, per le verifiche dei requisiti e per lo svolgimento della votazione. Si procederà al voto utilizzando lo strumento “SkyVote”.
Crimi ha quindi risposto all’ultimatum lanciato da Beppe Grillo, che ha chiesto di poter procedere alla votazione del direttorio a 5, l’ultimo atto di detronizzazione del candidato Conte alla leadership del Movimento.
A sorpresa, però, il reggente M5s ha annunciato a Grillo che la votazione potrà avvenire ma non su Rousseau, come chiesto dal garante, ma su “SkyVote”, la piattaforma di voto che aveva scelto Conte dopo la migrazione dei dati degli iscritti dal sito dell’associazione di Davide Casaleggio.
L’esile speranza di una ricomposizione della frattura sembra ormai sgretolata dietro il silenzio di Luigi Di Maio, l’ex capo politico di cui entrambi i contendenti si fidano, che ha tentato ancora una volta di riportare la pace, con una visita nella casa dell’ex premier.
Ma come il suo, “rimbomba” per un giorno il silenzio di tutti gli attori in campo. Fatta eccezione per il capogruppo dei 5 Stelle alla Camera che, dopo la richiesta avanzata in assemblea, si è fatto portavoce di un nuovo tentativo di mediazione.
Visto che i deputati, così come i senatori, hanno detto a chiare lettere di voler conoscere i contenuti della bozza di Statuto e della carta dei valori, Davide Crippa si è proposto per portare avanti la richiesta. E così ha chiamato Beppe Grillo e il garante si è detto disponibile. Sfatando quindi i sospetti di qualche parlamentare: “Tutto questo mistero sullo Statuto non deriverà dal fatto Conte ha fatto firmare a Grillo una clausola di riservatezza?”.
Il capogruppo M5s proverà anche a verificare la possibilità di incontrare il garante Beppe Grillo e, separatamente, anche Giuseppe Conte. L’ex premier non si tira indietro: “Se ho un invito, volentieri. Ci mancherebbe, sono sempre a disposizione dei parlamentari”, dice a proposito dello Statuto. Ma l’operazione potrebbe comunque essere tardiva.

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