Il ddl Zan è “sacrosanto” e il paese è “più pronto di quello che si pensi”, ma ora bisogna aver fatto bene i conti per l’approvazione definitiva della legge anti-discriminazioni.
E’ il messaggio del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, stamane ad Agorà su Raitre.
“Non sono in Parlamento, non so che discussione c’è stata” tra i rappresentanti dei gruppi, premette il governatore Pd, “ma mi auguro siano stati fatti bene i calcoli”.
In ogni caso, ha sottolineato Bonaccini approvando quindi la scelta dei dem di andare al voto finale senza altri indugi, “c’è poi un tempo nel quale la trattativa finisce e non si può nemmeno svendere le proprie idee e i propri valori. Mi auguro che il ddl Zan venga approvato perché credo davvero sarebbe un significativo passo avanti sull’acquisizione dei diritti civili nel paese. Il rischio è che se non viene approvato noi perdiamo altri anni prima di vedere qualcosa che sta alla voce contemporaneità e modernità di un paese”.
Per Bonaccini, comunque, l’Italia è pronta per quel testo.
“Secondo me il paese è molto più in sintonia con il ddl Zan che gli amici di Orban, credo che questo paese sia pronto ad allinearsi alla gran parte degli altri paesi europei che sul tema dei diritti civili sono decisamente più avanti”.
Mentre invece, ha sottolineato, “vedo una parte della classe dirigente del paese, soprattutto a destra, che flirtando con Orban non vorrei immaginasse persino un passo indietro” su quei diritti.
Bonaccini: "Ddl Zan sacrosanto, mi auguro siano stati fatti bene i conti"
Il presidente dell'Emilia-Romagna: "Vedo una parte della classe dirigente del paese, soprattutto a destra, che flirtando con Orban non vorrei immaginasse persino un passo indietro"

Preroll AMP
globalist Modifica articolo
9 Luglio 2021 - 09.55
ATF AMP