Fratoianni contro Renzi: "Quanta arroganza nel definire il Rdc reddito di criminalità"

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana: "Invece di fare i conti in tasca a chi non arriva a fine mese, perché non ci parla dei suoi giri d'affari?"

Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana
Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana
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14 Novembre 2021 - 16.40


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Parole davvero sguaiate. Anche perché tentare di addebitare tutte le truffe ai danno dello stato al reddito di cittadinanza è un espediente demagogico ma falso: purtroppo nel nostro paese dalle pensioni, alle invalidità, agli appalti, alle tasse, ai rifiuti e all’edilizia è tutto un fiorire di truffe, di abusi e di evasioni. Perché si parla solo del Rdc mentre alcune forze politiche nello stesso tempo favoriscono gli evasori fiscali?

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 “Ho avuto l’occasione ora di poter vedere la performance del senatore Renzi ad Otto e Mezzo su La7.

Un modo di fare politica che non mi appartiene: nel mezzo della sua incandescenza ha contrapposto al suo JobsAct il ‘reddito di criminalità’, come lo ha definito lui. Innanzitutto, il Jobs Act ha cancellato l’art18 e ha reso ancora più precaria l’esistenza di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Io non me ne vanterei”.

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Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

“In secondo luogo: ma con quale coraggio- prosegue il leader di Sinistra Italiana- si definiscono ‘criminali’ quasi 3 milioni di persone che ricevono poche centinaia di euro al mese per vivere? Quanta cattiveria e arroganza, senza nemmeno un briciolo di vergogna”.

“Invece di fare i conti in tasca a chi non arriva a fine mese, perché non ci parla dei suoi giri d’affari- conclude Fratoianni- e dei rapporti personali che intrattiene con altri Stati mentre riceve lo stipendio di Senatore della Repubblica Italiana?”.

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