Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, ha parlato a La7 della situazione in Ucraina, concentrandosi soprattutto sulla possibilità o meno di estendere l’embargo alle esportazioni russe alle fonti energetiche.
“C’è poco da discutere, il gas e gli introiti quotidiani che gli arrivano dai Paese europei è lo strumento con cui oggi la Russia finanzia questa guerra. Chiaro?”
“Per cui se oggi uno vuole incidere in alternativa all’uso delle armi sul corso del conflitto è qui che deve agire, sul piano delle sanzioni. Ma in Italia bellamente e sostanzialmente si continua a navigare in un territorio che non ci consente di renderlo sostenibile”.
“Sulla vicenda delle sanzioni e sul gas russo da molto tempo cammina l’ipocrisia dell’Occidente nel rapporto con la guerra in Ucraina dopo l’invasione russa. Per questo penso che la domanda di Draghi sulla pace e il condizionatore è malposta. Anche perchè Draghi non deve fare questa domanda agli italiani”.
“Draghi ci deve dire che cosa intende fare, ci deve dire ‘io penso che bisogna chiudere il rubinetto del gas russo e per questo vi propongo questi strumenti’. serve un’iniziativa europea per un recovery energetico e un investimento sulla transizione ecologica. Sennò è un po’ troppo facile”