La destra si astiene sulla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere, Picierno: "Incivili verso le donne"
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La destra si astiene sulla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere, Picierno: "Incivili verso le donne"

Pina Picierno: "La concezione delle donne da parte della destra è retriva, incivile e liberticida. Fdi e Lega si sono astenuti all'Europarlamento nella votazione che ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul."

La destra si astiene sulla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere, Picierno: "Incivili verso le donne"
Pina Picierno
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10 Maggio 2023 - 15.23


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La vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, in una nota ha condannato l’atteggiamento di Fdi e Lega, che si sono astenuti dalla votazione per l’introduzione della Convenzione di Istanbul, che regola la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

«La concezione delle donne da parte dei due principali partiti di maggioranza è retriva, incivile e liberticida. Oggi, infatti, Fdi e Lega si sono astenuti all’Europarlamento nella votazione che ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul. Addirittura due esponenti di Fdi e Lega hanno votato contro».

«La Convenzione, firmata sei anni fa, rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne. Purtroppo non è stato ancora recepito dall’Unione Europea perché mancano all’appello sei Stati membri, a partire dall’Ungheria. Oggi con l’astensione i partiti di Meloni e Salvini hanno restituito un’immagine deprimente e indegna dell’Italia e del suo governo. Tutto ciò avviene proprio mentre il nostro esecutivo è guidato da una donna. Si tratta di una scelta con un preciso significato politico, vergognoso e inquietante».

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«L’arretramento sul terreno dei diritti era già stato sancito da alcune scelte ideologiche e identitarie del nostro governo, che sembra intenzionato a erodere progressivamente diritti elementari conquistati in anni di battaglie civili. Ma l’astensione odierna rappresenta il picco più brutale di questo percorso di regressione e colloca il governo italiano al pari degli Stati più rozzi e reazionari dell’Unione».

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