Parlamento, un algoritmo prevede i 'cambi di casacca': "Ecco le probabilità che un deputato cambi schieramento"

Uno studio pubblicato sulla rivista iScience ha ideato un algoritmo che, analizzando le votazioni passate, è in grado di stimare la probabilità che un deputato cambi gruppo parlamentare.

Parlamento, un algoritmo prevede i 'cambi di casacca': "Ecco le probabilità che un deputato cambi schieramento"
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15 Giugno 2023 - 12.32


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I cambi di casacca nel Parlamento sono una tra le abitudini difficilmente sradicabili nella nostra politica. Uno studio pubblicato sulla rivista iScience ha ideato un algoritmo che, analizzando le votazioni passate, è in grado di stimare la probabilità che un deputato cambi gruppo parlamentare.

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La ricerca nasce dalla collaborazione tra due Istituti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Istituto di BioRobotica e l’Istituto Dirpolis, e ha coinvolto un team multidisciplinare di studiosi: il prof. Silvestro Micera, il ricercatore Alberto Mazzoni e lo studente PhD Nicolò Meneghetti per l’Istituto di BioRobotica; il prof. Emanuele Rossi, la prof.ssa Francesca Biondi Dal Monte e il ricercatore affiliato Fabio Pacini per l’Istituto Dirpolis.

 L’algoritmo ha evidenziato due elementi che predicono con molte settimane di anticipo l’uscita dal gruppo parlamentare: la maggior inclinazione a partecipare a votazioni segrete rispetto ai colleghi e il livello di concordanza tra le votazioni del deputato e quelle della maggioranza del gruppo di appartenenza, poiché il deputato tende a votare progressivamente meno in linea con la posizione del gruppo che sta per abbandonare.

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“Sebbene la politica abbia criteri e modalità di azione specifici e quasi del tutto propri – spiega Emanuele Rossi, ordinario di Diritto costituzionale alla Scuola Sant’Anna, “in alcune circostanze si può constatare che l’utilizzo di metodologie scientifiche apparentemente assai distanti da essa possono contribuire ad analizzare e a prevedere i comportamenti della classe politica, con possibili applicazioni che sono a tutti evidenti”.

 “Sono particolarmente contento dei risultati ottenuti in questo studio – commenta Silvestro Micera, ordinario di Bioingegneria Elettronica alla Scuola Sant’Anna – Si confermano ancora una volta le potenzialità scientifiche connesse con la natura fortemente multi-disciplinare delle attività di ricerca della Scuola. L’uso combinato di “open data” e intelligenza artificiale ha e avrà sempre di più un grosso impatto anche nelle scienze sociali”.

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