Sbarra (Cisl): "Sì al salario minimo, ma non con una legge: ci pensino le parti sociali"
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Sbarra (Cisl): "Sì al salario minimo, ma non con una legge: ci pensino le parti sociali"

Luigi Sbarra (Cisl): «Il salario minimo serve, e anche subito. Ma va fatto collegandolo ai contratti, come indica anche l'Ue nella sua direttiva».

Sbarra (Cisl): "Sì al salario minimo, ma non con una legge: ci pensino le parti sociali"
Luciano Sbarra della Cisl
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5 Luglio 2023 - 11.28


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Sul Salario minimo non tutti sono della stessa opinione. L’opposizione – esclusa Italia Viva – ha depositato alla Camera il testo della proposta di legge, ma nel sindacato c’è chi la pensa diversamente. É Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, che in un’intervista a Qn solleva alcuni dubbi.

«Il salario minimo serve, e anche subito. Ma va fatto collegandolo ai contratti, come indica anche l’Ue nella sua direttiva. La via è quella dell’estensione, settore per settore, dei trattamenti economici complessivi dei contratti collettivi di lavoro maggiormente diffusi, che sono quelli confederali e che si attestano mediamente ben al di sopra dei 9 euro».

«Un buon contratto è sempre meglio di una cifra fissata dalla legge. La Cisl è stata sempre contraria a questa intromissione della legge su materie che devono restare affidate alle parti sociali».

In questo modo, prosegue Sbarra, «non solo garantiremmo una retribuzione oraria dignitosa a tutti i lavoratori, ma anche tutele e maggiorazioni, garanzie che solo un contratto può assicurare».

Fissando la soglia minima per legge, invece, «si rischia l’uscita di molte aziende dai perimetri dei contratti nazionali, una compressione verso il basso delle fasce medie dei redditi e l’incremento del lavoro nero nelle fasce del lavoro debole». 

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