Calenda ribadisce il no a qualsiasi alleanza con Pd e M5s e...

Sul salario minimo Calenda si dice pronto a parlare con Giorgia Meloni a una condizione...

Calenda ribadisce il no a qualsiasi alleanza con Pd e M5s e...
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23 Luglio 2023 - 11.45


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Calenda mezzo unitario e mezzo no. Ma pesa la rottura politica e forse anche umana con Renzi, che secondo il leader di Azione si sta attrezzando a passare a destra.

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«Dobbiamo cominciare a discutere, possibilmente prima della pausa estiva, cercare di avvicinare le posizioni senza ultimatum».

Lo dice Carlo Calenda, sul salario minimo, alla `Stampa´. E loro devono ritirare l’emendamento soppressivo? «Ma certo! Come si fa a discutere di una cosa se la sopprimi? Dopodiché non mi voglio infilare in questa polemica, non bisogna fare il giochino delle dichiarazioni. Suggerirei a Giorgia Meloni di utilizzare l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto per avviare il dialogo. Farebbe bene anche a lei. Se c’è un’apertura come Azione siamo contenti e disponibili, anche ad ascoltare eventuali proposte alternative», spiega il leader di Azione.

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Un eventuale dialogo rischia di incrinare il fronte delle opposizioni sul salario minimo? «Non c’è nessun fronte politico, Azione non è disponibile a nessun campo largo con Pd e M5s. Così come non c’è alleanza con la destra anche se approviamo la delega fiscale e l’abolizione di abuso d’ufficio», spiega tra l’altro Calenda.

«Se il centrodestra dirà no al salario minimo è disponibile a firmare una proposta di legge di iniziativa popolare come ha ipotizzato Schlein? «È una strada percorribile», risponde il leader di Azione che poi parla anche del caso Santanchè: «La mozione di sfiducia rafforza Santanchè e Meloni, è una stupidaggine classica di M5s. Fossi il Pd non li seguirei e uscirei dall’aula».

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