Ucraina, Prodi: "Cercare la pace non è come fare un patto con il Diavolo"

Ucraina, Prodi ad Avvenire: "Avremmo tanto bisogno di un grande intervento di pace della Ue. Ma le divisioni interne lo impediscono. E allora ci ritroviamo in guerra e senza un'evidente mediazione".

Ucraina, Prodi: "Cercare la pace non è come fare un patto con il Diavolo"
Romano Prodi
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24 Agosto 2023 - 09.48


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Romano Prodi ha parlato con Avvenire della situazione in Ucraina e delle prospettive di pace, sempre più lontane. «La mia preoccupazione è la stessa del 24 febbraio 2022, ma l’intensità del dolore è ogni giorno più forte».

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«Siamo forse più lontani dalla pace, anche perché le vantate controffensive hanno dato luogo soltanto a una guerra di trincea che comporta una moltiplicazione delle sofferenze, senza né vincitori né vinti. Come ha detto domenica scorsa il cardinal Matteo Zuppi al Meeting, avremmo tanto bisogno di un grande intervento di pace della Ue. Ma le divisioni interne lo impediscono. E allora ci ritroviamo in guerra e senza un’evidente mediazione».

«Dispiace essere monotono ma non ho da cambiare una sillaba rispetto a quel che dissi il primo giorno: cioè che non vi sarebbe stata nessuna possibilità senza un’intesa fra Stati Uniti e Cina, e cosi è ancora oggi. Bisogna riconoscere che il re è nudo e prendere atto della superiorità americana e cinese nel mondo. La pace la fa chi comanda».

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«La pace ha sempre la sua validità nella storia. Uno degli errori commessi finora è stato proprio quello di assimilare questa parola a una sorta di patto col diavolo. E si è persino cercato di definire ingenui coloro che parlano di pace. Il nostro obiettivo deve essere quello di riflettere su quali sono le condizioni per una possibile pace giusta e duratura». 

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