Le dimissioni di Marcello De Angelis sono arrivate con estremo ritardo rispetto alla gravità delle varie esternazioni dell’ormai ex capo della comunicazione della Regione Lazio. Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi, ha commentato la notizia.
«Bene, anche se fuori tempo massimo. La scelta di Marcello De Angelis di dimettersi è tardiva e motivata in modo vittimistico, dopo tante acrobazie linguistiche. Aveva detto: `So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza».
«Davanti alle polemiche, pochi giorni dopo aveva trasformato tale granitico convincimento in un innocente dubbio. Nella motivazione delle dimissioni parla ancora di essersi limitato a esprimere `perplessità´».
«Non basta. Ebrei? Nel 1995 scrive una canzone in cui si recita: `il dominio di una razza di mercanti´. Per di più ha fatto assumere il cognato nel suo staff, vizietto evidentemente diffuso nel mondo dell’estrema destra al governo. Sul caso De Angelis colpisce il pervicace silenzio della presidente del Consiglio; stesso silenzio sul caso Vannacci».