Sergio Mattarella: "La violenza contro le donne è una barbarie sociale"
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Sergio Mattarella: "La violenza contro le donne è una barbarie sociale"

Mattarella: «La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un'azione più consapevole di severa prevenzione».

Sergio Mattarella: "La violenza contro le donne è una barbarie sociale"
Sergio Mattarella
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8 Settembre 2023 - 08.58


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Sergio Mattarella è intervenuto sul Corriere della Sera, parlando della violenza contro le donne e dei numerosi casi di femminicidi che si susseguono con frequenza inquietante. «La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante».

«A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo. Abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne», spiega il capo dello Stato.

Mattarella scrive che «libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione. II valore della libertà, l’aspirazione a svilupparla si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti. Ma tuttora, e in tutto il mondo la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze».

«Nelson Mandela – ricorda il presidente – scriveva che `essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri’. Non vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni. Non c’è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita. Non c’è completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo. Non c’è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali».

«Sono certo – conclude il presidente della Repubblica – che il laboratorio costituito dal Tempo delle Donne produrrà, come nelle precedenti edizioni, idee, proposte, riflessioni, sollecitazioni utili al rinnovamento della società e alla promozione della piena libertà. Con questa convinzione invio i miei auguri più intensi di buon lavoro».  

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