Borghezio: "Resto nella Lega per Bossi, Salvini è un centralista che non rappresenta il nord"
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Borghezio: "Resto nella Lega per Bossi, Salvini è un centralista che non rappresenta il nord"

L'ex europarlamentare leghista Mario Borghezio commenta l'addio di Castelli e critica Salvini

Borghezio: "Resto nella Lega per Bossi, Salvini è un centralista che non rappresenta il nord"
Mario Borghezio
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22 Settembre 2023 - 14.29


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Malumori nella Lega. Ma non malumori democratici ma tutti interni al dibattito tra reazionari, nello specifico il vecchio disprezzo per il sud che alcuni rimpiangono. E quindi nessuna simpatia.

«Mi dispiace molto che Roberto Castelli abbia lasciato la Lega. Ma è il segnale di un malessere diffuso che sento di condividere. Io resto solo per rispetto nei confronti di Umberto Bossi». La ha detto l’ex europarlamentare leghista Mario Borghezio.

«Il pratone di Pontida – afferma – è il simbolo dell’autonomia e della libertà dei popoli. Non si può invitare a parlare Marine Le Pen, che è nemica proprio di quelle libertà. Lei su quel palco non c’entrava nulla. S’invita Le Pen e si lascia a casa Bossi, roba da pazzi. Sul pratone – racconta ancora – c’erano ampi spazi vuoti nonostante la Lega abbia pagato il pullman a tutti. La sensazione è che il partito non rappresenti più il Nord: la Lega di Salvini è diventata una forza centralista con spinte meridionaliste. Nelle città e nelle valli sopra il Po, del ponte sullo Stretto non interessa a nessuno. Salvini è passato da essere il ministro dei porti chiusi a quello dei ponti aperti».

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«Prima c’era la Lega a difendere gli interessi del Nord – sostiene Borghezio – ora non c’è più nessuno. Gli elettori si sentono traditi». Nessuno critica il leader «perché nella Lega esiste un centralismo democratico un po’ stalinista in vigore fin dai tempi di Bossi. I governatori e i sindaci hanno in mano l’asse portante del movimento e il rapporto col popolo. Loro possono riportare la barra dritta. Del resto quando Zaia dice che è venuto a Pontida per il popolo e non per quelli sul palco, che deve dire di più». 

Ad ogni modo Borghezio è quello che viene dall’estrema destra e che a suo tempo omaggiò un personaggio noto alle cronache giudiziarie come Stefano Delle Chiaie o che girava per i treni a disinfettare le sedie dove si sedevano le signore di colore. Il fatto che sia contro Salvini non può far dimenticare chi sia Borghezio.

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