Piazza del Popolo 2. Per dire che l’Europa, l’Italia, non possono, non devono, essere complici del genocidio in atto a Gaza. Una grande iniziativa nazionale che veda insieme posizioni diverse ma unite da una cosa comune, la più preziosa di tutte: l’umanitarismo.
Un appello che lanciamo come Globalist.
Non dividiamoci sulle parole. Ai bambini massacrati a Gaza, a quelli che rischiano di morire di fame, non interessa in quale categoria e con quale parola viene classificata la loro morte. Quel che conta è fermare la mano al carnefice. È isolarlo dalla comunità internazionale. Imporre sanzioni, economiche, politiche, diplomatiche, commerciali. È riconoscere da parte dell’Italia lo Stato di Palestina. Tutto questo non è sufficiente per riempire di nuovo Piazza del Popolo? Se non ora, quando?
La senatrice a vita Liliana Segre ha usato parole alte e forti per bollare la politica perseguita da Benjamin Netanyahu e dal suo governo bellicista. Quella politica “mi ripugna” ha affermato la senatrice Segre. Partiamo da qui per costruire una iniziativa plurale. Con la Palestina nel cuore. Per quella pace nella giustizia tante volte evocata, invocata da Papa Francesco.
Tratto dal profilo X della Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell
16 maggio 2025 – “È inconcepibile che oltre 45 bambini siano stati uccisi in attacchi aerei a Gaza in due giorni. Questo dovrebbe sconvolgere il mondo, ma viene accolto con indifferenza. A Gaza nessun luogo è sicuro per i bambini. Questo orrore deve finire.
Più di 1 milione di bambini a Gaza rischiano la fame. Sono privati di cibo, acqua e medicine. Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario”.
Piazza del Popolo 2. Per restare umani, avrebbe detto Vic Arrigoni.