Globalist lo aveva scritto, invocato, proposto. Una “Piazza del popolo 2” per la Palestina. Una grande manifestazione nazionale per dire no al genocidio in atto Gaza e sì al riconoscimento dello Stato di Palestina.
Non sarà a Piazza del popolo, ma il luogo non conta. Conta che Roma sarà capitale della pace e della solidarietà per il popolo palestinese. Il 21 giugno.
“Accogliamo con favore il moltiplicarsi in queste ore di manifestazioni, campagne e inviti alla mobilitazione per Gaza e rilanciamo l’appello alla massima convergenza per la manifestazione nazionale ‘No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, che si terrà il prossimo 21 giugno a Roma alle ore 14 a Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) e che ha già raccolto oltre 300 adesioni di reti, gruppi, organizzazioni politiche e sociali mobilitate per Gaza e la Palestina sin dall’inizio, ovunque e in tante forme”.
Lo dichiarano i promotori italiani della Campagna europea ‘Stop Rearm Europe’, Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. “La manifestazione nazionale del 21 giugno, che nasce dalla costruzione di un lungo e ampio percorso di partecipazione dal basso, si svolgerà in occasione del vertice Nato a L’Aja, che in quei giorni deciderà i dettagli del piano di riarmo europeo – spiegano – Obiettivo, fermare Israele, liberare Gaza e la Palestina, nell’ambito di una mobilitazione più ampia che punta a disarmare l’Europa e il mondo, fermare la guerra e il ‘sistema guerra’, per costruire la Pace e mettere la guerra fuori della Storia”
“Pur non conoscendo con esattezza le dinamiche che hanno caratterizzato il fine settimana appena trascorso, accogliamo con favore la volontà espressa da diverse forze politiche di promuovere una manifestazione nazionale contro il genocidio in corso nella Striscia di Gaza da oltre un anno e mezzo”. Queste le parole di Walter Massa, presidente nazionale Arci, dopo la proposta delle ultime ore di organizzare una grande manifestazione nazionale per Gaza.“ Esprimiamo questa posizione – aggiunge Massa – senza retorica né polemiche, forti anche della nostra esperienza diretta: appena dieci giorni eravamo nuovamente alle porte dell’inferno di Gaza, dove l’aviazione israeliana continuava a colpire una popolazione civile già stremata da fame, sete e dalla totale assenza di strutture sanitarie adeguate”.
“Una mobilitazione nazionale – sottolinea Massa – è da tempo nelle priorità dell’Arci. Oltre un anno fa, in collaborazione con Assopace Palestina, AOI, l’Intergruppo parlamentare per la pace in Israele e Palestina e numerosi giornalisti, abbiamo promosso il primo viaggio della Carovana per Rafah, riscontrando sul campo l’entità della tragedia e la mancanza di un adeguato racconto in Europa”.
“Da questa consapevolezza – prosegue Massa – nasce la proposta della manifestazione del 21 giugno a Roma, promossa dalle reti Stop Rearm Europe e Fermiamo il Riarmo, a cui aderiscono centinaia di realtà, tra le quali l’Arci. Un’iniziativa contro il genocidio in corso, ma anche contro la cultura politica che ha permesso il sistematico attacco al diritto internazionale da parte del governo israeliano: un contesto globale nutrito da autoritarismo, ipermilitarismo e logiche di guerra, che la destra internazionale continua a rafforzare”.
“Crediamo sia urgente – conclude Massa – costruire convergenze ampie e consapevoli. Per questo, insieme a oltre 300 realtà nazionali ed europee, invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi e a convergere il 21 giugno a Roma. Insieme per la Palestina e il suo diritto ad autodeterminarsi”.
Insieme, per non essere complici dei criminali di Tel Aviv e di chi non fa niente per fermarli. Vero, presidente Meloni?
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