Tajani attacca la Freedom Flotilla: l’Italia si schiera con Israele e delegittima la solidarietà verso Gaza
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Tajani attacca la Freedom Flotilla: l’Italia si schiera con Israele e delegittima la solidarietà verso Gaza

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato alla trasmissione Il rosso e il nero su Radio 1, ha dichiarato: "Le provocazioni non servono a niente", definendo l’iniziativa “un’operazione politica”

Tajani attacca la Freedom Flotilla: l’Italia si schiera con Israele e delegittima la solidarietà verso Gaza
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9 Giugno 2025 - 13.19


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Di fronte al sequestro dello yacht Madleen da parte dell’esercito israeliano – avvenuto, secondo la Freedom Flotilla Coalition, in acque internazionali e con a bordo attivisti pacifici, tra cui Greta Thunberg e un’eurodeputata francese – la reazione dell’Italia non è stata di cautela o preoccupazione per i possibili abusi, ma di netto allineamento con la posizione israeliana.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato alla trasmissione Il rosso e il nero su Radio 1, ha dichiarato: “Le provocazioni non servono a niente”, definendo l’iniziativa “un’operazione politica” e sostenendo che si trattasse di “una nave piccola che non poteva portare grandi aiuti”.

Queste parole non rappresentano una semplice minimizzazione, ma una condanna esplicita dell’azione umanitaria. Definire “provocazione” una missione civile non violenta che cerca di rompere un blocco illegale significa adottare il linguaggio e la narrativa dello Stato israeliano, che da anni cerca di screditare ogni forma di pressione internazionale sul tema di Gaza.

L’Italia, ancora una volta, non esprime alcuna condanna per l’uso della forza da parte di Israele né per la violazione delle norme internazionali che regolano la libertà di navigazione e la protezione dei civili. Al contrario, contribuisce a delegittimare chi denuncia la catastrofe umanitaria in corso nella Striscia, accodandosi alla linea di chi riduce tutto a propaganda.

Mentre le Nazioni Unite, giuristi e attivisti invocano il rispetto del diritto internazionale e denunciano l’impunità israeliana, il governo italiano sceglie di definire “provocazione” la solidarietà e di ignorare la violenza esercitata contro civili disarmati. È una posizione che va ben oltre l’ignavia: è un atto politico, deliberato, di complicità con l’occupazione e il blocco.

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