Fratoianni contro Meloni: “Con le spese militari al 5% del Pil condanna a morte per l’Italia”
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Fratoianni contro Meloni: “Con le spese militari al 5% del Pil condanna a morte per l’Italia”

Il leader di Alleanza Verdi Sinistra attacca la premier dopo l’ok all’aumento degli investimenti nella difesa: “Sessanta miliardi l’anno per le armi, quando con un sesto si potrebbe rifinanziare scuola, sanità e ricerca”

Fratoianni contro Meloni: “Con le spese militari al 5% del Pil condanna a morte per l’Italia”
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26 Giugno 2025 - 22.30


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“Una manovra da 60 miliardi l’anno, per armi e bombe”
“Approvando l’aumento delle spese militari al 5% del Pil, Giorgia Meloni ha firmato una condanna a morte per il nostro Paese”. Non usa mezzi termini Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi Sinistra, parlando ai giornalisti davanti a Montecitorio. La decisione del governo di aderire alla linea proposta in ambito Nato scatena la reazione dura dell’opposizione di sinistra, che denuncia un progressivo smantellamento dello stato sociale a favore dell’industria bellica.

Secondo Fratoianni, la scelta comporterebbe “quasi 60 miliardi di euro all’anno per comprare bombe, armi e sistemi tecnologici di difesa e offesa”. Una cifra che, a suo dire, rappresenta “una follia”, se paragonata ai costi molto più contenuti per rilanciare settori chiave della società.


“Scuola, sanità, ricerca: con 10 miliardi si potrebbe fare molto”
Il leader di SI sottolinea come con soli 10 miliardi annui si potrebbe “rendere gratuito l’intero sistema d’istruzione, dall’asilo all’università”. E con la stessa cifra – continua – “potremmo assumere 90mila medici o 180mila ricercatori, cioè coloro che costruiscono davvero il futuro del Paese”.

“Le future generazioni e i governi che verranno si troveranno di fronte a un’eredità disastrosa”, denuncia ancora Fratoianni. “Una scelta vergognosa che dobbiamo contrastare in ogni modo”.


“Meloni patriota? Sta facendo gli interessi degli USA”
La critica politica si fa poi personale. “Meloni si definisce patriota ogni volta che apre bocca, ma con questa decisione sta devastando l’interesse nazionale, curando invece quello degli Stati Uniti e delle multinazionali delle armi americane”.

Secondo Fratoianni, infatti, “gran parte delle forniture militari saranno acquistate da aziende statunitensi, con risorse sottratte a settori essenziali per la qualità della vita degli italiani”.

“Come ha dimostrato il premier spagnolo Pedro Sánchez, si può tenere la schiena dritta e difendere il vero interesse nazionale anche senza sventolare bandiere o proclami patriottici”, aggiunge.


“Pagheranno i cittadini più deboli”
“Saranno i cittadini a pagare questa scelta sciagurata. Chi già oggi rinuncia alle cure perché non può permettersele, i giovani costretti ad emigrare, i lavoratori con salari da fame, i pensionati al minimo”.

“È un delirio, e dobbiamo fermarlo”, conclude Fratoianni, che rilancia la mobilitazione contro una decisione che, a suo dire, rischia di cancellare i principi stessi del welfare repubblicano.

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