Gaza, Avs denuncia il governo alla Corte penale internazionale. Meloni: “La sinistra cerca soccorso esterno”
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Gaza, Avs denuncia il governo alla Corte penale internazionale. Meloni: “La sinistra cerca soccorso esterno”

Una denuncia formale contro il governo italiano alla Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia per “complicità nei crimini internazionali commessi a Gaza”. È l’iniziativa annunciata mercoledì alla Camera da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra

Gaza, Avs denuncia il governo alla Corte penale internazionale. Meloni: “La sinistra cerca soccorso esterno”
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7 Agosto 2025 - 11.50


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Una denuncia formale contro il governo italiano alla Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia per “complicità nei crimini internazionali commessi a Gaza”. È l’iniziativa annunciata mercoledì alla Camera da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che accusano l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni di aver mantenuto una posizione passiva e di continuare a sostenere la cooperazione militare con Israele, nonostante l’evolversi della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.

La reazione della presidente del Consiglio non si è fatta attendere. In un post su Facebook, Meloni ha attaccato duramente l’opposizione: “La sinistra, non riuscendo a batterci in patria, cerca sempre il soccorso esterno. Dell’immagine dell’Italia e della sua reputazione nel mondo non gli importa nulla. Ormai hanno una sola strategia: cercare di liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno”.


Le accuse di Avs: “Violazioni gravi del diritto internazionale”

Secondo Bonelli, portavoce di Europa Verde, l’Italia – in quanto firmataria dello Statuto di Roma – ha responsabilità giuridiche chiare: “Quando un governo prosegue la cooperazione militare con un Paese coinvolto in una guerra in cui si fanno largo uso di armi e fame come strumenti di annientamento, si configura una complicità. L’articolo 25 dello Statuto della Cpi lo prevede esplicitamente. Per questo abbiamo deciso di segnalare il governo italiano alla Corte”.

Per Avs, la denuncia non è soltanto un gesto simbolico, ma un atto formale destinato a verificare se le condotte dell’Italia siano compatibili con il diritto internazionale. “L’accordo di cooperazione militare con Israele rende più efficiente il suo sistema bellico”, ha aggiunto Bonelli. “Chiediamo che venga immediatamente sospeso, insieme a un impegno chiaro per sanzioni e azioni diplomatiche coerenti”.


Fratoianni: “Il genocidio sotto gli occhi del mondo”

Sulla stessa linea, Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha parlato di “genocidio in diretta”: “Quello che accade a Gaza rappresenta la più grave e sistematica violazione del diritto internazionale degli ultimi anni. La nostra iniziativa mira a rimettere al centro proprio il rispetto delle norme internazionali, che non possono essere aggirate o ignorate per convenienze geopolitiche”.


La spinta della sinistra europea: “L’Ue non può restare immobile”

L’azione di Avs si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione da parte dei gruppi progressisti a livello europeo. In una lettera indirizzata ai vertici dell’Unione europea, i tre principali gruppi della sinistra – Socialisti & Democratici (S&D), Verdi e The Left – chiedono una revisione radicale della posizione comunitaria su Gaza.

Tra le richieste figurano la sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele, un embargo sulle forniture militari, sanzioni contro i coloni israeliani in Cisgiordania e il divieto di importazione dei prodotti provenienti dagli insediamenti illegali. “La Commissione e il Consiglio europeo non hanno finora reagito con l’urgenza e la determinazione che la situazione richiede”, si legge nella missiva, firmata tra gli altri da Iratxe Garcia Perez, Terry Reintke, Manon Aubry e Martin Schirdewan.


Uno scontro politico dai risvolti giuridici

Il caso solleva una questione delicata: può un governo firmatario dello Statuto di Roma essere chiamato a rispondere per la prosecuzione di relazioni militari con un Paese coinvolto in gravi violazioni umanitarie? Per Avs la risposta è sì. Ma si apre anche un fronte politico: quello tra un’opposizione che denuncia l’inerzia del governo e un esecutivo che accusa gli avversari di minare l’immagine del Paese per via giudiziaria.

La denuncia adesso è nelle mani della Corte dell’Aia. Spetterà ai giudici stabilire se ci siano gli estremi per avviare un’indagine formale. Ma il segnale politico è già arrivato, sia sul piano interno che internazionale.

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