Il sindaco di Udine De Toni non vuole Italia-Israele: 'inopportuna' durante le stragi di Gaza

Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha chiesto ufficialmente il rinvio della partita Italia-Israele, in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli, nell’ambito delle qualificazioni mondiali.

Il sindaco di Udine De Toni non vuole Italia-Israele: 'inopportuna' durante le stragi di Gaza
Il sindaco di Udine De Toni
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1 Settembre 2025 - 20.19


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Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha chiesto ufficialmente il rinvio della partita Italia-Israele, in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli, nell’ambito delle qualificazioni mondiali.

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Fermiamoci, giocare adesso sarebbe inopportuno”, ha dichiarato De Toni, sottolineando come il conflitto in corso e “il dramma umanitario senza precedenti negli ultimi ottant’anni” rendano necessario un gesto di responsabilità.

Il primo cittadino ha spiegato che la sua non è una presa di posizione contro Israele, ma un invito a rinviare la partita “per disputarla in un momento diverso e in un clima più sereno”.

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La richiesta trova riscontro anche in una petizione popolare, promossa dal movimento Possibile, che ha già superato le 20.000 firme. L’appello chiede che la partita non si giochi a Udine alla luce del rischio di tensioni in città.

De Toni ha ricordato che già lo scorso anno, in occasione della stessa sfida, si erano svolte manifestazioni pacifiche ma molto partecipate. “Quest’anno – ha aggiunto – il contesto è ancora più delicato e il rischio di tensioni è maggiore”.

Il sindaco ha inoltre evidenziato come il Comune non abbia poteri diretti sulla decisione, che spetta a FIGC, UEFA e Udinese Calcio, ma ha voluto rendere pubblica la sua posizione, chiedendo con forza che la partita venga rinviata.

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Non fomentiamo le polemiche, non è proprio il caso – ha detto – ma ora fermarsi è l’unica scelta di buon senso”.

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