Meloni promette a denti stretti di 'tutelare' Global Sumud Flotilla ma critica l'iniziativa (e non il blocco di Israele)

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato alla lettera della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sull’iniziativa internazionale Global Sumud Flotilla

Meloni promette a denti stretti di 'tutelare' Global Sumud Flotilla ma critica l'iniziativa (e non il blocco di Israele)
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4 Settembre 2025 - 11.36


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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato alla lettera della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sull’iniziativa internazionale Global Sumud Flotilla – 40 imbarcazioni dirette verso Gaza per consegnare aiuti umanitari. La premier si limita ad assicurare che “saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora”, ma allo stesso tempo critica l’operazione, fingendo di non capirne la portata politica: denunciare e tentare di spezzare il blocco illegale imposto da Israele, un tema sul quale il governo italiano continua a tacere.

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Meloni preferisce spostare l’attenzione sui “rischi” per i partecipanti: “Avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa ‘Global Sumud Flotilla’ ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza”.

Nella sua lettera a Schlein, la presidente del Consiglio insiste ancora una volta sulla presunta maggiore efficacia dei canali istituzionali: “Per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna. Tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria ‘Food for Gaza’, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia”.

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In sostanza, Meloni evita accuratamente di nominare Israele e di mettere in discussione la legittimità del blocco che da anni affama Gaza, limitandosi a invitare chi partecipa alla Flotilla a non “creare problemi” e a rivolgersi ai canali ufficiali. Un atteggiamento che appare come l’ennesima rinuncia a difendere il diritto internazionale e a schierarsi apertamente contro un assedio che colpisce la popolazione civile palestinese.


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