Vi sono stagioni nelle quali, pur tra frangenti lieti e meno lieti, più rapidi o più indugianti, la nostra esistenza trascorre entro confini che restano, in sostanza, quelli consueti.
E poi vi sono stagioni, accadimenti o circostanze dopo le quali percepiamo con chiarezza che nulla potrà mai più ripresentarsi nello stesso modo. Nulla sarà come prima.
Per me Gaza rappresenta precisamente questo: una cesura irrevocabile, dopo la quale l’ordine precedente, almeno su alcuni aspetti, non può più esistere. Nulla sarà più come prima.
Ho visto vecchi iscritti al Pci che gradualmente erano approdati su altre sponde politiche molto ben remunerate dire che le immagini dei bambini affamati di Gaza sono solo propaganda di Hamas e non non dobbiamo impietosirci.�
Ho sentito ‘sinceri democratici’di un tempo affermare che le università italiane sono nella mani dell’Iran e l’unica cosa che studenti e professori vogliono è distruggere la civiltà occidentale, senza peraltro spiegare cosa sia la ‘civiltà occidentale’.
Ho letto ìilluminati progressisti’ di altre stagioni dire che il film ‘The Voice of Hind Rajab’ dovrebbe essere bruciato, essere boicottato dalle sale cinematografiche perché è solo un falso piagnisteo che legittima il terrorismo.
Ho visto, sentito, letto. E vi chiedo accorato per tre volte: cosa siete diventati? Cosa siete diventati? Cosa siete diventati?
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