Salvini e Bolsonaro: le fallacie argomentative per capovolgere la realtà e fare propaganda
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Salvini e Bolsonaro: le fallacie argomentative per capovolgere la realtà e fare propaganda

Salvini si schiera a fianco di Bolsonaro e par farlo come al solito capovolge la realtà e fa uso di piccole tecniche di propaganda

Salvini e Bolsonaro: le fallacie argomentative per capovolgere la realtà e fare propaganda
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Gianni Cipriani Modifica articolo

12 Settembre 2025 - 22.21


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Ha scritto Salvini: “Quando non ha più argomenti, la sinistra usa ogni mezzo per colpire gli avversari politici, a cominciare da quello giudiziario. Non ti fermeranno, forza Presidente!”

E adesso inoltriamoci nei meandri della propaganda e della disinformazione e divertiamoci a smontare l’ennesima panzana del Nostro, premesso che si possono definire le stesse distorsioni attraverso metodi diversi.

In questo caso userò quello delle fallacie:

La prima è il “falso presupposto” definito anche fallacia di supposizione: affermare che la sinistra “non aveva più argomenti” è ingannevole, perché la sinistra aveva vinto le elezioni e Lula aveva prevalso al ballottaggio. Non aveva quindi bisogno di scuse o strumenti coercitivi per arrivare al potere, dunque il presupposto della frase è falso.

La seconda è l’Inversione dei ruoli o capovolgimento vittimario o capivolgimento della realtà: chi realmente non aveva argomenti era Bolsonaro, sconfitto alle urne e incapace di accettare la sconfitta. Tant’è che dopo essere rimasto senza argomenti è stato l’estremista di destra amico di Salvini a tentare un colpo di Stato.

Infine la terza – e non poteva mancare perché è un classico della destra – la distrosione del ruolo della giustizia attraverso l’uso della stereotipizzazione sistemica, ossia sostenere che la magistratura sia stata usata “per colpire un avversario politico”. Così cavalcando uno stereotipo alimentato dalla destra si ignorano i fatti e le prove del processo, si delegittima la Corte Suprema e si cerca di nascondere che la giustizia in questo caso ha semplicemente ripristinato l’ordine costituzionale minacciato da un tentativo golpista. Attaccare la giustizia per smentire fatti che non possono essere smentiti. Fallacia. Non si tratta di persecuzione politica, ma di difesa della democrazia.

Salvini farebbe pure sorridere ma purtroppo queste parole sconnesse e in libertà vengono da uno che è pure vice-premier.

Alla prossima fallacia.

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