Pontida, Vannacci si proclama erede di Charlie Kirk: "La Lega sola contro tutti"
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Pontida, Vannacci si proclama erede di Charlie Kirk: "La Lega sola contro tutti"

In un raduno carico di simbolismo per la Lega Nord, tenutosi oggi a Pontida, cuore storico del partito, Roberto Vannacci ha tenuto un intervento infuocato, posizionandosi come erede ideologico di Charlie Kirk

Pontida, Vannacci si proclama erede di Charlie Kirk: "La Lega sola contro tutti"
Roberto Vannacci
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20 Settembre 2025 - 20.26


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In un raduno carico di simbolismo per la Lega Nord, tenutosi oggi a Pontida, cuore storico del partito, Roberto Vannacci ha tenuto un intervento infuocato, posizionandosi come erede ideologico di Charlie Kirk, il controverso attivista conservatore americano fondatore di Turning Point Usa.

“Tutti noi qua oggi siamo come Charlie Kirk e ne porteremo l’eredità”, ha dichiarato il generale e vice-segretario della Lega, rivolgendosi a una folla di giovani leghisti riuniti per l’evento organizzato dai Giovani della Lega.

Non solo parole: Vannacci ha esortato i presenti a incarnare quel lascito “nei palazzetti dello sport, nelle scuole, nelle strade e nelle piazze”, in un richiamo esplicito a una militanza attiva e senza compromessi.


Salvini a Pontida nonostante i problemi di salute

L’evento ha visto la partecipazione di Matteo Salvini nonostante i recenti problemi di salute del leader leghista.

Dimesso stamane dal pronto soccorso per calcoli renali, il vicepremier ha aperto il suo discorso con un aneddoto ironico: “Quando oggi gli amici del pronto soccorso mi hanno dimesso, mi hanno detto: ‘Si deve riposare’. Ma il mio riposo siete voi”.

Salvini ha poi elogiato la resilienza della Lega, unendo generazioni passate e presenti in una lotta comune contro i media e le élite:

“Quasi tutte le televisioni, le radio e i giornali ce l’hanno con noi ed è colpa della Lega. Baroni universitari, collettivi di studenti, grandi finanzieri, grandi banche, grandi sindacati ci vedevano come un corpo estraneo da cancellare e oggi come un imprevisto da cancellare. Non ci sono riusciti 30 anni fa, non ci riescono oggi e non ci riusciranno domani. La Lega è la Lega, se serve sola contro tutti”.


Vannacci: dalla censura alla guerra, un j’accuse all’Europa

Al centro del discorso di Vannacci, reduce da polemiche per il suo libro Il mondo al contrario e da procedimenti giudiziari, è stata la difesa intransigente della libertà di espressione.

“Qualsiasi idea non è mai sbagliata. Qualsiasi idea si combatte con il dubbio, le domande e le spiegazioni, non con la censura, con i tribunali e tanto meno a fucilate”, ha tuonato il militare, criticando aspramente chi ricorre a strumenti repressivi contro il dissenso.

Ha poi raccontato un episodio al Parlamento europeo, dove una richiesta di un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk – morto in circostanze misteriose lo scorso anno – è stata negata: “Il presidente di turno si è comportato come una scimmia”, ha accusato Vannacci, aggiungendo che “la sinistra e il centro-sinistra hanno applaudito” la decisione.

Non sono mancate stoccate su temi geopolitici caldi. Vannacci ha ribadito la sua opposizione alla guerra in Ucraina: “Io ho sempre ripudiato la guerra, la guerra che c’è tra Ucraina e Russia, e ho detto sempre che dobbiamo cercare una pace. E quindi io sono contrario alla guerra ad oltranza, che invece questa Europa a trazione social-democratica ci sta propinando”.

Ha esteso il rifiuto all’iniziativa ReArm Europe, definendola ingiustificata: “Questo riarmo non è giustificato, diciamo no a ReArm Europe”.

Sul fronte migratorio, ha puntato il dito contro gli “invasori” che varcano i confini illegalmente: “Gli unici invasori sono quelli che passano dai confini in maniera illegale e che quasi ogni giorno commettono stupri e rapine”.


Il caso Salis e gli attacchi a Saviano

Un capitolo a parte è stato dedicato a Ilaria Salis, l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra indagata per lesioni in Ungheria.

Vannacci ha auspicato la revoca della sua immunità parlamentare: “Non assolutamente giustificata. L’immunità parlamentare copre le attività parlamentari… E non mi sembra che il reato per il quale è indagata Ilaria Salis, ovvero l’essere andata a spaccare la testa a una persona che non la pensa come lei, faccia parte delle attività parlamentari”.

Nel mirino anche figure come Roberto Saviano, accusato di incarnare il “vittimismo” tipico della sinistra: “Il vittimismo non fa parte della destra, è Saviano che gira con la scorta non il sottoscritto, quindi sono loro le vittime: oggi se non sei una vittima non sei nessuno”.

Vannacci ha chiuso con una nota personale sulla propria sicurezza: “Io non ho paura, ma sono consapevole dei rischi. La scorta me la faccio da solo e gestisco la paura perché sono le mie convinzioni”.


Implicazioni politiche: la Lega unita contro l’establishment

Il raduno di Pontida, luogo iconico per la Lega fin dagli anni ’80, arriva in un momento di consolidamento interno al partito.

Salvini ha recentemente confermato il ruolo di Vannacci, definendolo un “contributo aggiunto” prezioso per la linea dura su immigrazione e sovranismo.

L’alleanza con l’eredità di Kirk – simbolo del conservatorismo trumpiano – segnala un’apertura transatlantica che potrebbe galvanizzare la base giovane e radicalizzare ulteriormente il messaggio leghista in vista delle europee del 2029.

In un’Italia polarizzata, Vannacci emerge come figura divisiva ma carismatica, capace di canalizzare frustrazioni anti-sistema.

La sua ascesa rafforza la Lega come forza outsider, pronta a sfidare Bruxelles e la sinistra su tutti i fronti.

Mentre il dibattito infuria, Pontida ha ribadito: la battaglia ideologica è solo all’inizio.


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