Gasparri accusa pesantemente Lucia Goracci: ora l’Ordine dei giornalisti deve intervenire
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Gasparri accusa pesantemente Lucia Goracci: ora l’Ordine dei giornalisti deve intervenire

Ora, il dettaglio in più è che Gasparri è un giornalista iscritto all'Ordine. E l'Ordine ha il dovere di intervenire

Gasparri accusa pesantemente Lucia Goracci: ora  l’Ordine dei giornalisti deve intervenire
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29 Settembre 2025 - 19.47


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Mettiamo in fila alcune cose. Maurizio Gasparri, ex MSI, attualmente capogruppo di Forza Italia al Senato, quel Senato presieduto da un altro ex missino, Ignazio La Russa, amico e protettore della Santanché, è chiamato come ospite da Restart di Rai3 dove si parla di Gaza.

Cosa fa Gasparri, un tipo che nel pomeriggio avrebbe fatto il simpaticone cazzeggiando di calcio a “Un giorno da pecora” di Radio 1? Attacca l’inviata della Rai Lucia Goracci dicendo: “L’altro giorno è stata collegata la Goracci in questa trasmissione e ha fatto la negazionista, dicendo che non è vero che il 7 ottobre sono stati bruciati bambini”. Non contento, aggiunge: “La Goracci si vergogni”.

Dettaglio non secondario, la Goracci non è collegata, perché è al lavoro in una condizione rischiosa e difficile, che l’ha vista pure minacciata, durante una diretta, da uno di quei violenti coloni che girano armati. Ora, il dettaglio in più è che Gasparri è un giornalista iscritto all’Ordine. Ecco, veniamo all’Ordine.

Tra i primi a rispondere a Gasparri è stato oggi il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli: “Un’accusa ingiustificata nei confronti di un’inviata RAI che da anni racconta con accuratezza ed equilibrio i fatti del mondo ed a cui va tutta la nostra solidarietà”, ha ben detto Bartoli.

Adesso a Bartoli e all’Ordine spetta l’obbligo di aprire un procedimento contro Gasparri, che non può passarla liscia per aver lanciato (sinceramente in maniera vigliacca, ossia in assenza dell’interesata) accuse false, tendenti a gettare discredito su una inviata che la RAI dovrebbe proteggere meglio, anche in questa occasione.

Ma la RAI, questa RAI, quando ci sarebbe da proteggere un giornalista, una giornalista, sotto attacco, se ad attaccare è un potente – non solo della politica – preferisce girarsi dall’altra parte. Anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti RAI, si dovrebbe muovere sull’Ordine, unitamente alla Federazione della Stampa.

Intanto, a Gasparri ha ben detto “Negazionista sarà lei! Attaccare una stimata professionista, accusandola – in sua assenza – e mostrando una foto senza citare né fonti, né contesto e senza possibilità di replica, non vuol dire solo negare il valore di una stimata professionista ma anche negare la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo, trasformato per l’ennesima volta in un megafono della peggiore propaganda, oltretutto su temi drammatici”.

Detto questo, dalle parole ai fatti. La RAI non può essere il salotto di chi sputa addosso a chi la RAI la tiene in piedi col lavoro, il sacrificio, e a rischio della vita.


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