Ilaria Salis non tornerà nelle grinfie di Orban: respinta la richiesta di toglierle l'immunità
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Ilaria Salis non tornerà nelle grinfie di Orban: respinta la richiesta di toglierle l'immunità

Il Parlamento europeo, con un solo voto di scarto, ha approvato a scrutinio segreto il mantenimento dell’immunità per l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis.

Ilaria Salis non tornerà nelle grinfie di Orban: respinta la richiesta di toglierle l'immunità
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7 Ottobre 2025 - 13.14


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Il Parlamento europeo, con un solo voto di scarto, ha approvato a scrutinio segreto il mantenimento dell’immunità per l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis. I voti favorevoli sono stati 306, i contrari 305, con 17 astenuti. L’assemblea plenaria di Strasburgo era chiamata a decidere se revocarle l’immunità, come richiesto dal governo ungherese, oppure sostenere la tesi secondo cui la parlamentare sarebbe vittima di una persecuzione politica orchestrata dal premier ungherese Viktor Orbán.

Ilaria Salis: “Questo voto una vittoria per la democrazia”

“Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte”, ha dichiarato Salis in una nota diffusa dopo l’esito della votazione.
“La lotta è tutt’altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l’autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi”.
E ancora: “Questo voto rappresenta una vittoria della libertà, della democrazia e dell’antifascismo”.

“Budapest vuole mettere Salis a tacere per le sue opinioni politiche”

L’Eurocamera ha approvato a maggioranza semplice la relazione redatta dal presidente della Commissione Affari giuridici, il liberale bulgaro Ilhan Kyuchyuk, favorevole alla parlamentare italiana. Secondo il relatore, Salis è stata vittima di fumus persecutionis da parte delle autorità di Budapest.

Nel rapporto si sottolinea che vi sono prove concrete secondo cui il procedimento giudiziario intentato contro di lei mirerebbe a indebolire la sua attività politica di eurodeputata. Una posizione che rappresenta, di fatto, un atto d’accusa contro Viktor Orbán.

“Il Parlamento – si legge nel testo – ha constatato che Ilaria Salis è stata sottoposta a dure condizioni e misure di detenzione nel corso del procedimento penale a suo carico; che sembra che il tribunale regionale di Budapest non sia a conoscenza di atti di violenza commessi da altri partecipanti, in particolare da coloro che celebrano la cosiddetta commemorazione del Giorno d’Onore nel 2023, che avrebbero portato all’adozione di misure nei loro confronti; che, pertanto, sembra che vi siano dubbi inevitabili in merito alle informazioni ricevute”.

In sintesi, secondo il relatore, l’obiettivo principale del processo e della conseguente richiesta di revocare l’immunità sarebbe stato quello “di metterla a tacere a causa delle sue opinioni politiche di lunga data e del suo attivismo”.
Un’azione motivata, in particolare, dalla sua “opposizione alla commemorazione neonazista annuale autorizzata a Budapest, che sono anche alla base del suo impegno e della sua attività politica nella sua veste di deputata al Parlamento europeo”.

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