di Carlo Cotticelli
Elly Schlein deve solo avere timore delle elezioni in Campania che, in caso di esito negativo, potrebbero metterla seriamente in difficoltà anche per questo vecchio vizio della sinistra di vedere ogni elezione come una sorta di finale di coppa dalla quale dipende l’esito dei prossimi anni.
Ma se dovesse guardarsi dai suoi “avversari” interni può essere tranquilla: da questa assise dei riformisti del Pd non è uscito nulla di interessante, a parte qualche richiesta di riconoscimento politico che poi significa confermare qualche posto in lista, ma non è uscita alcuna proposta alternativa alla politica delle alleanze portata avanti dalla segretaria e della sua posizione di portare il partito su una linea movimentista che però non significa automaticamente più a sinistra.
Nessuno, segretaria compresa, riesce a convincere gli astensionisti a recarsi alle urne per sovvertire sondaggi che al momento danno avanti il governo Meloni a metà del mandato; anzi, a volte sembra quasi che si voglia respingere l’elettorato con polemiche sterili come quella aperta dalla Picierno sulle liste in Campania, dove forse il ruolo di europarlamentare dovrebbe essere qualcosa di diverso da quello di un capocorrente.
L’alleanza con i Cinque Stelle e quella con la “tenda dei centristi”, affidata a Ruffini e Onorato, sembra esaurire qualsiasi idea che invece deve portare il Pd a non delegare ad altri la rappresentanza di elettori che hanno bisogno di riconoscersi in programmi e persone credibili: i programmi camminano con le persone e l’unica opposizione forte al governo Meloni sembra sia quella della Cgil e del suo segretario, infatti attaccato tutti i giorni da ministri del governo Meloni; Landini si è accorto del vuoto che c’è a sinistra e cerca di colmarlo con la presenza continua nelle piazze, a rischio di stravolgere lo stesso sindacato. Tuttavia non sarà sufficiente il suo operato per rovesciare la situazione se non si proporranno programmi e persone credibili. E neanche dirigenti del Pd poco empatici e non riconoscibili per battaglie vere.
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