La crociata di Vannacci e dei partitini di ultradestra contro la legge Scelba: vogliono la libertà di fascismo
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La crociata di Vannacci e dei partitini di ultradestra contro la legge Scelba: vogliono la libertà di fascismo

Un post nostalgico su X (ex Twitter) dell’eurodeputato leghista riaccende il dibattito: Forza Nuova e alleati lanciano una petizione per abolire la norma del 1952 contro l’apologia del fascismo. Critici: “È un rischio per la democrazia”.

La crociata di Vannacci e dei partitini di ultradestra contro la legge Scelba: vogliono la libertà di fascismo
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12 Novembre 2025 - 17.11


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L’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci, noto per le sue posizioni controverse su temi come immigrazione e diritti civili, ha pubblicato un messaggio su X che ha suscitato un’ondata di polemiche. Nel post, Vannacci ha espresso toni nostalgici e revisionisti sul fascismo, definendolo un “periodo di ordine e grandezza nazionale” e criticando le “leggi liberticide” che ne limitano la “discussione storica”. Il messaggio, condiviso con migliaia di follower, ha immediatamente catalizzato l’attenzione di ambienti dell’ultradestra, tra cui Forza Nuova, partito neofascista guidato da Roberto Fiore, che ha colto l’opportunità per lanciare una campagna di raccolta firme contro la Legge Scelba.

La Legge n. 645 del 1952, nota proprio come Legge Scelba dal nome del ministro dell’Interno Mario Scelba che la promosse, rappresenta uno dei pilastri antifascisti della Repubblica italiana. Approvata in pieno dopoguerra, vieta la riorganizzazione del disciolto Partito Nazionale Fascista e punisce la propaganda, l’apologia e l’istigazione a delinquere ispirata al fascismo, con pene che arrivano fino a tre anni di reclusione. La norma è stata applicata in numerose occasioni contro gruppi eversivi e raduni nostalgici, come quelli sventolanti labari littori o inni al Duce.

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La petizione promossa da Forza Nuova, intitolata “Libertà di opinione contro la censura antifascista”, mira a raccogliere almeno 50.000 firme per sottoporre la legge a un referendum abrogativo o a una revisione parlamentare. “La Scelba è un relitto del passato che soffoca il dibattito libero sulla nostra storia”, ha dichiarato Fiore in un video virale, collegandosi esplicitamente al post di Vannacci. L’iniziativa ha già superato le 10.000 adesioni in poche ore, grazie a una rete di siti web e canali Telegram affiliati all’estrema destra, inclusi gruppi come CasaPound e Fiamma Tricolore. Tra i primi firmatari, oltre a militanti storici, figurano diversi esponenti leghisti di secondo piano e influencer sovranisti.

Il collegamento con Vannacci non è casuale: l’ufficiale dell’Esercito, sospeso per il suo libro Il mondo al contrario (condannato per vilipendio al presidente della Repubblica e alla bandiera), ha più volte flirtato con tesi revisioniste, minimizzando i crimini del regime mussoliniano e lodando figure come Italo Balbo. Il suo post – rimosso dopo segnalazioni all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) – recitava: “Basta demonizzare il Ventennio: fu un’Italia forte, non solo ombre. Via la Scelba, viva la verità storica!”. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per verificare se il messaggio configuri apologia di fascismo, mentre il partito di Matteo Salvini ha preso le distanze: “Opinioni personali, non rappresentano la Lega”, ha minimizzato un portavoce.

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Critici da sinistra e mondo antifascista denunciano un “pericolo strisciante” per la democrazia. “Questa crociata non è solo revisionismo: è un tentativo di normalizzare l’odio razziale e autoritario in un momento di crisi europea”, ha tuonato Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Anpi, in un’intervista a Repubblica. L’associazione ha annunciato controiniziative, inclusa una raccolta firme per rafforzare la Scelba con norme contro la propaganda online. Anche il Pd e +Europa hanno invocato un intervento del governo Meloni, paradossalmente accusato di lassismo verso l’estrema destra: “Il premier deve scegliere: Repubblica o nostalgie nere?”.

Il dibattito si inserisce in un contesto più ampio di tensioni pre-elettorali, con le europee del 2029 all’orizzonte. Mentre Forza Nuova sogna un “fronte patriottico” con Fratelli d’Italia, Vannacci continua a cavalcare l’onda sui social, postando meme storici sul fascismo “buono”. La petizione online, accessibile su piattaforme dedicate, promette di “liberare l’Italia dal giogo antifascista”. Finora, però, le reazioni restano polarizzate: applausi da chi vede nella Scelba una museruola alla libertà di espressione e allarmi da chi teme un ritorno di derive autoritarie.

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