Schlein denuncia il fallimento del governo sulla sicurezza: "Reati in aumento e responsabilità scaricate sui sindaci"
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Schlein denuncia il fallimento del governo sulla sicurezza: "Reati in aumento e responsabilità scaricate sui sindaci"

A Bologna Schlein ricuce il rapporto con trecento sindaci, critica i tagli del governo e li coinvolge nel programma Pd per costruire un’alternativa credibile alla destra.

Schlein denuncia il fallimento del governo sulla sicurezza: "Reati in aumento e responsabilità scaricate sui sindaci"
Elly Schlein
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15 Novembre 2025 - 20.04


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Elly Schlein sceglie un tono insolitamente caloroso nel rivolgersi ai trecento sindaci del centrosinistra riuniti a Bologna per la prima assemblea nazionale delle città democratiche e progressiste. Davanti a una platea di amministratori provenienti da tutta Italia, molti dei quali espressione di liste civiche, la segretaria del Pd rivendica la volontà di ricucire il rapporto tra vertice politico e territori, un rapporto che negli ultimi anni si è spesso allentato. “Il Pd è orgoglioso di essere la vostra casa e dovete sapere di poter contare sempre su di noi. Spesso si è avvertita una distanza tra partito e amministratori. Siamo qui per colmarla, insieme, siamo qui con voi e per voi. Abbiamo bisogno del vostro contributo nella sfida che ci porterà al governo del Paese”.

Un impegno accolto con applausi e che risponde alla sollecitazione arrivata poco prima dal sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva chiesto alla segretaria un ulteriore passo avanti nell’apertura del partito agli amministratori locali. Schlein annuncia che quello di Bologna diventerà “un appuntamento annuale”, proprio nel momento in cui nel Pd le correnti tornano a manifestarsi con maggiore forza e il confronto sulla guida della coalizione entra in una fase cruciale. Per la segretaria, i sindaci rappresentano la risorsa decisiva per costruire la credibilità del centrosinistra e dimostrare la sua capacità di governo.

Nel suo discorso conclusivo, Schlein chiarisce l’obiettivo dell’iniziativa: “Il senso di questa due giorni era duplice: riannodare i fili del dialogo con lo straordinario arcipelago degli amministratori locali e riuscire a coinvolgervi nel percorso dei prossimi mesi per costruire il programma per battere le destre: ritenetevi già ingaggiati perché oggi è solo l’inizio”. L’idea è valorizzare ciò che, secondo la leader dem, gli amministratori hanno già dimostrato sul territorio: la capacità di rispondere ai bisogni reali dei cittadini, in netto contrasto con “la propaganda di Giorgia Meloni”, accusata di non offrire soluzioni concrete.

Il tema della sicurezza, molto sentito in ogni parte d’Italia, diventa uno dei fulcri del ragionamento. Il sindaco di Bari, Vito Leccese, aveva denunciato la riduzione dei fondi, persino per la polizia locale, da parte di “il governo che dice ‘prima gli italiani’ e poi lascia vuoti 22mila posti nelle forze dell’ordine”. E Schlein rincara la dose sostenendo che “su questo tema le politiche del governo hanno fallito, i reati sono in aumento”, sottolineando il paradosso per cui l’esecutivo si attribuisce il merito degli arresti ma scarica ogni responsabilità sui sindaci quando avvengono fatti di cronaca nelle città. “L’ordine pubblico non è competenza dei sindaci”, insiste, giudicando “inaccettabile trasformare la sicurezza in una clava politica a seconda della convenienza”.

La segretaria porta poi sul palco dati e numeri per sostenere la sua critica, accusando la presidente del Consiglio di continuare a diffondere una narrazione ingannevole sui rapporti tra Stato e Comuni. “La premier Meloni col suo messaggio all’Anci voleva essere ringraziata perché quest’anno, ha detto, non è stato tagliato neanche un euro ai comuni. Non finga di non sapere che le due manovre precedenti hanno già sottratto 10 miliardi e 700 milioni agli enti locali”, afferma, ironizzando sul fatto che “credo che le si sia di nuovo rotta la calcolatrice”. I

sindaci di Roma e Napoli, Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi, avevano già contestato la narrazione del governo ricordando che sulla casa e sui trasporti non sono stati stanziati fondi, mentre continua il trasferimento di responsabilità dalle competenze ministeriali a quelle locali. Schlein sintetizza questo atteggiamento in modo netto: “Senza risorse, o vi prendete la colpa dei mezzi pubblici che non funzionano al posto di Salvini, o vi prendete la colpa dell’aumento del prezzo del biglietto al posto di Salvini. Facile così…”. E aggiunge un monito destinato a diventare uno dei messaggi chiave del suo intervento: “Basta con lo scaricabarile, dopo tre anni a palazzo Chigi non può essere sempre colpa di qualcun altro”.

La chiusura è dedicata al futuro: dalle proposte che il Pd vuole inserire nel programma di governo, alla battaglia da condurre in Europa affinché Comuni e Regioni non vengano penalizzati nei fondi strutturali, fino alla necessità di mantenere compatto il fronte delle opposizioni nelle regioni in cui si voterà nei prossimi mesi. Schlein saluta la platea con un invito che è anche una promessa di continuità: “Ci rivedremo presto, non perdiamoci di vista”.

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