Scoperto il punto debole dell'ebola
Top

Scoperto il punto debole dell'ebola

Al lavoro su nuovi farmaci per sconfiggere il virus che ha allarmato il mondo intero

Scoperto il punto debole dell'ebola
Preroll

Desk2 Modifica articolo

27 Maggio 2015 - 19.37


ATF

Anche l’ebola può essere sconfitta. Anche la forte epidemia che ha colpito l’Africa, allarmando il mondo intero, ha un suo punto debole: si tratta del fatto che la malattia deve necessariamente forzare ‘un lucchetto’ per entrare nelle cellule e infettarle. La soluzione, almeno parole, quindi è semplice: bloccare la serratura. La scoperta è stata realizzata dall’Istituto di ricerca medica per le malattie infettive dell’esercito degli Stati Uniti, in collaborazione con l’Albert Einstein College of Medicine dell’Università Yeshiva a New York.

La scoperta non è certo la soluzione, ma può essere un buon punto di partenza perchè si studi lo sviluppo di nuovi farmaci non più mirati al virus, bensì alle cellule dell’ospite. È necessario sapere, infatti, che ‘quando il virus Ebola aggredisce una cellula, lo fa attaccandosi alla sua membrana esterna: questa lo avvolge in una bolla che viene poi inglobata all’interno della cellula diventando una specie di sacchetto della spazzatura pronto ad essere trasportato negli organelli che funzionano da inceneritori, i cosiddetti lisosomi. Per salvarsi dalla distruzione, il virus tenta quindi di evadere dalla bolla membranosa che lo intrappola: lo fa forzando un lucchetto, ovvero la proteina di membrana Niemann-Pick C1 (NPC1), che gli apre la strada verso il citoplasma, la sostanza gelatinosa posta fra la membrana e il nucleo della cellula. Una volta rifugiatosi qui, il virus Ebola è libero di replicarsi, scatenando l’infezione vera e propria’, viene spiegato.

Leggi anche:  La salute mentale si condivide in coppia
Native

Articoli correlati