I risultati sono stati sorprendenti: le coppie che si erano scelte avevano avuto il 37% in più di pulcini nati vivi, mentre le coppie ‘forzate’ avevano il triplo di uova non fecondate e molti pulcini morti dopo la schiusa. Inoltre nelle prime 48 ore, periodo critico per la cura dei piccoli, i padri ‘non innamorati’ erano meno diligenti nell’accudirli.
Noi esseri umani infatti siamo piuttosto complicati quando si tratta di trovare un compagno: riusciamo a trovare la persona giusta con cui mettere su famiglia spesso dopo tanti flirt, rifiuti umilianti, ripensamenti e qualche colpo di fortuna. Ma dal punto di vista dell’evoluzione l’essere così esigenti non è una perdita di tempo ed energie, quando bisognerebbe semplicemente moltiplicarsi? No, secondo la ricerca coordinata da Malika Ihle, del Max Planck Institute for Ornithology, che ha calcolato costi e benefici dell’amore su una popolazione di 160 uccelli. Ad alcuni di essi è stato consentito di scegliersi liberamente e di rimanere insieme, mentre nell’altra metà del gruppo, un po’ come i genitori d’altri tempi, si è intervenuti separando le coppie formate spontaneamente e facendo accoppiare tra loro gli esemplari ‘dal cuore spezzato’.