Resuscitare i morti: ci proveranno gli scienziati americani
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Resuscitare i morti: ci proveranno gli scienziati americani

Missione Frankenstein: gli scienziati tenteranno di rigenerare il cervello di 20 pazienti clinicamente morti, attraverso un mix di nuove terapie.

Laboratorio, immagine d'archivio
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4 Maggio 2016 - 19.15


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Non si tratta di un nuovo film su Frankenstein, ma di un vero e proprio progetto a cui lavoreranno alcuni scienziati statunitensi: ridare la vita a persone che sono clinicamente morte. Il sogno della vita immortale potrebbe diventare realtà dato che la società biotech Bioquark ha infatti ricevuto l’approvazione dal governo Usa, inclusa la possibilità di reclutare 20 pazienti clinicamente morti a seguito di una lesione cerebrale traumatica, ovviamente con il consenso dei familiari. Per riuscire nell’impresa, i ricercatori utilizzeranno un mix di terapie, tra cui la rigenerazione del cervello e l’iniezione di cellule staminali.

 

Il cervello sarà resettato. Queste terapie che vanno dalla stimolazione neuronale all’iniezione di peptidi dureranno diversi mesi. I soggetti saranno monitorati attraverso screening cerebrali per verificare i segni di un’eventuale “rigenerazione”. In caso di risultato positivo, il cervello dell’individuo “rinato” sarà stato resettato: il “risorto” avrà quindi una identità completamente nuova. Sarà classificato come individuo X e la sua nuova vita avrà inizio da quel preciso momento.

Risultati aiuteranno a trovare nuove terapie. La missione Frankenstein, per quanto possa sembrare assurda, permetterà di ottenere però importanti informazioni sullo stato di morte cerebrale, aprendo la strada a nuove terapie per affrontare stati di coma e vegetativi e patologie come Parkinson e Alzheimer. “Ci aspettiamo di osservare i primi risultati nei primi due-tre mesi”, ha spiegato il dottor Ira Pastor, Ceo di Bioquark.

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