Si inpenna il prezzo dei nuovi farmaci anti-hiv: è fuori portata per molti malati
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Si inpenna il prezzo dei nuovi farmaci anti-hiv: è fuori portata per molti malati

Lo denuncia Medici senza frontieri da Durban dove è in corso la Conferenza Internazionale sull'Aids

Lotta all'hiv
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21 Luglio 2016 - 19.23


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I nuovi farmaci per la lotto all’Hiv hanno prezzi sempre più alti, rendendo questi medicinali salvavita “del tutto fuori portata” per moltissimi malati: il rovescio della medaglia invece è che il prezzo dei vecchi medicinali continua a diminuire. I nuovi farmaci, indispensabili per chi non risponde ai farmaci tradizionali, sono infatti 18 volte più costosi. A denunciarlo è Medici Senza Frontiere alla Conferenza Internazionale sull’Aids in corso a Durban, in Sud Africa. Un disequilibrio ”causato soprattutto dai monopoli delle corporazioni farmaceutiche”.

Nella diciottesima edizione del Rapporto sui prezzi dei farmaci per l’Hiv ‘Districarsi tra i prezzi degli antiretrovirali’, Medici senza frontiere (Msf) ha spiegato che i prezzi dei vecchi farmaci per l’hiv “stanno continuando a diminuire, mentre i prezzi dei farmaci più recenti restano del tutto fuori portata. Un disequilibrio causato soprattutto dai monopoli delle corporazioni farmaceutiche, che impediscono la competizione dei farmaci generici e la conseguente diminuzione dei prezzi che potrebbe derivarne”.

Un fenomeno si spiega anche per il ruolo giocato dall’India, che è il principale produttore al mondo di farmaci per l’Hiv a prezzi accessibili: più del 97% dei farmaci per l’Hiv utilizzati da Msf proviene proprio dall’India. La legge indiana sui brevetti però pone infatti dei criteri molto elevati per la concessione di un brevetto e questo consente una solida competizione tra i produttori di farmaci generici, che ha drasticamente abbassato i prezzi dei trattamenti per l’Hiv del 99%, dai 10.000 dollari a persona ogni anno nel 2000 fino ai 100 dollari attuali.

Ma l’India, ha spiegato Msf, “sta subendo enormi pressioni per alleggerire le proprie politiche sui brevetti sanitari”. Vittoria Gherardi, responsabile medico di Msf  ha aggiunto: “L’India sta subendo un’enorme pressione per fermare la propria produzione di farmaci accessibili, che sono un’ancora di salvezza per milioni di persone non solo in India ma in tutto il mondo in via di sviluppo. Se l’India non si oppone fermamente alle corporazioni farmaceutiche e ai governi, che stanno spingendo per cambiare le sue leggi e politiche sui brevetti, le persone in tutto il mondo dovranno affrontare in futuro una vera e propria crisi nell’accesso ai farmaci”.

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