Burioni avverte: "Nei prossimi giorni aumenteranno i casi, ma niente panico"
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Burioni avverte: "Nei prossimi giorni aumenteranno i casi, ma niente panico"

Il professore spiega: "Le rilevazioni mostrano oggi quello che è accaduto la settimana scorsa, perché ci svoglio 7 giorni per ammalarsi"

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27 Febbraio 2020 - 15.16


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Predica calma e attenzione Roberto Burioni in merito al coronavirus. Il virologo divenuto famoso sul web per le sue prese di posizione contro i no-vax e l’antivaccinismo è intervenuto durante la trasmissione di Rtl 102.5 “Non stop news” su un possibile aumento dei casi previsto nei prossimi giorni.

In tal senso Burioni ha invitato tutti a non farsi travolgere dalla preoccupazione: “Se in questi giorni i casi aumentano non dobbiamo preoccuparci perché è certo che questo avvenga. Perché noi vediamo oggi quello che è successo 7 giorni fa: una persona si infetta oggi e si ammala fra 7 giorni”.

Il virologo ha poi spiegato che se i provvedimenti presi stanno funzionando: “verosimilmente fra qualche giorno vedremo i casi stabilizzarsi e questo sarà un segno molto positivo”. 

Burioni ha poi voluto ricordare l’importanza delle giuste precauzioni in ottica di prevenzione: “Conosco l’argomento molto bene. Ho una moglie e una figlia di 9 anni e non ho fatto spese al supermercato, non sto facendo niente di diverso dalla mia vita normale, adotto solo un po’ più di attenzione, quelle attenzioni che ho sempre adottato per non prendere l’influenza, come lavarmi le mani e via dicendo”

“Non dobbiamo farci prendere dal panico”, ha ribadito Burioni, ma “nemmeno fare i faciloni e questo è complicato”. Questi “sono momenti molto difficili – ha osservato – perché ci troviamo di fronte a una minaccia concreta. Di fronte a una qualunque minaccia c’è l’istinto umano di sottovalutare o di farsi terrorizzare e sono due errori ugualmente pericolosi in questo momento perché ne va della nostra salute”.

“Io sono convinto che il modo corretto per combattere il panico è dire le cose come stanno: non posso dire ‘è un’influenza’ e poi chiudo le scuole di tutta la Lombardia, c’è un’incoerenza – ha avvertito – Quindi quello che faccio è tentare di spiegare la differenza tra l’influenza questa malattia”.

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