Il pediatra: "Fase 2 difficile per bambini e adolescenti, no alla mascherina sotto i tre anni"
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Il pediatra: "Fase 2 difficile per bambini e adolescenti, no alla mascherina sotto i tre anni"

Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico su Covid-19: "Dobbiamo aiutarli con delicatezza e gradualità, grandi e piccolini"

Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria
Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria
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2 Maggio 2020 - 09.13


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Una lunga strada in salita: “La fase 2 sarà molto più complicata di quella precedente per bambini e adolescenti: tornare a uscire, con tutte le cautele, dopo mesi chiusi in casa, può essere fonte di paura e ansia. La loro routine è stata interrotta e se ne è impostata un’altra, ora dovranno fare dei nuovi cambiamenti. Ebbene sta a noi genitori aiutarli a superare le loro difficoltà, rassicurandoli e fornendo loro indicazioni chiare e corrette”.

A sottolinearlo è Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico su Covid-19, convinto “che bambini e adolescenti ci abbiano dato una grande lezione in queste settimane di emergenza”.
“Si sono comportati in modo corretto, specie gli adolescenti che sono stati sempre descritti come allergici alle regole. I nostri ragazzi si sono trovati ad affrontare il lockdown e l’allontamento dai coetanei con grande resilienza e responsabilità”, aggiunge il pediatra. Ora però la graduale riapertura comporterà un nuovo cambiamento, che può spaventare o angosciare. “Dobbiamo aiutarli con delicatezza e gradualità, grandi e piccolini. Tenendo a mente il fatto che ci sarà un prima e un dopo coronavirus e che la nostra vita sarà diversa. La parola d’ordine è gradualità, che deve essere accompagnata dal buon senso e dall’intelligenza. Niente facilonerie: perché chi non ha visto cosa è accaduto negli ospedali lombardi potrebbe pensare che dopo il 4 maggio è finito tutto, ma invece non è così. Il virus è ancora tra noi e purtroppo il nostro sistema sanitario viene da anni di tagli lineari”. Ecco perché, secondo l’esperto, è molto difficile fare un parallelismo con la Germania, “che sta riaprendo e affronta un aumento della circolazione del virus, ma la cui sanità non è entrata in crisi” per colpa della pandemia.
Quanto alla fase 2 per i più piccoli resta il ‘nodo’ della mascherina. “Come Sip – ricorda Villani – abbiamo proposto un documento in cui non raccomandiamo l’uso della mascherina sotto i 3 anni, piuttosto sono gli adulti che hanno contatti con i piccoli a doverla indossare. Resta cruciale per i più piccini la regola del distanziamento e l’importanza di evitare assembramenti. La nostra proposta – continua – è di realizzare una mascherina fatta un po’ come una fascia per capelli, più larga davanti e più sottile dietro, magari da fissare anche sopra la testa, adatta ai bimbi di 3-5 anni quando è indispensabile portarla”.

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