Si è scoperto che un guarito su cinque è di nuovo positivo dopo una settimana

La ricerca italiana. Ancora non si sa se questi pazienti siano contagiosi e vadano di nuovo messi in quarantena. Tuttavia non si ammalano

Covid-19
Covid-19
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

13 Novembre 2020 - 08.51


ATF AMP

La notizia arriva da una ricerca tutta made in Italy pubblicata su “Jama Internal Medicine”. 
Alcuni pazienti guariti da Covid-19, con tampone molecolare negativo, a distanza di tempo, potrebbero risultare nuovamente positivi, pur in assenza di qualunque sintomo di reinfezione. L’osservazione è il frutto della collaborazione tra medici e ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e dell’Università Cattolica. “Non si sa se siano contagiosi e vadano di nuovo quarantenati”, avvertono però gli esperti.

Top Right AMP

Lo studio è stato effettuato su 176 pazienti guariti tra aprile a giugno. “Al momento non è dato sapere se questi pazienti siano contagiosi e vadano dunque di nuovo quarantenati, perché il test molecolare non è l’equivalente di una coltura virale e, dunque, non consente di appurare se nel campione prelevato dal naso-faringe dei pazienti sia presente virus vitale e, di conseguenza trasmissibile”, spiega Maurizio Sanguinetti, docente di Microbiologia all’Università.

 

Dynamic 1 AMP

La rilevazione del cosiddetto Rna replicativo virale viene proposto dagli autori come un indicatore della presenza di virus “vitale e potenzialmente trasmissibile”, ma serviranno ulteriori studi per stabilire se tali pazienti possano effettivamente trasmettere il virus. Tutti gli ex malati risultati nuovamente positivi, e gli altri ex pazienti negativi al tampone di controllo, presentavano un test sierologico positivo. Unica eccezione un paziente risultato positivo sia per Rna totale che replicativo, diventato positivo a distanza di 16 giorni dalla guarigione (e dopo 39 giorni dalla diagnosi iniziale di Covid-19); si tratta di un soggetto anziano con ipertensione, diabete e malattia cardiovascolare, che presentava al controllo una sintomatologia compatibile con Covid-19. “

 

“Tutti questi dati fanno sospettare che si tratti per questo paziente di una reinfezione o recidiva di infezione – sottolinea ancora Sanguinetti -, mentre per i restanti 31 pazienti (tutti asintomatici) risultati positivi solo per Rna totale, è più probabile che si tratti di una eliminazione di frammenti di Rna virale, a seguito di risoluzione dell’infezione”. “Questo studio conferma l’utilità di eseguire un accurato “follow up” (monitoraggio) dei pazienti guariti da Covid-19 e rafforza il concetto che le reinfezioni nei pazienti guariti sono rare – conclude Sanguinetti -, sebbene in presenza di positività al test molecolare”. 

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version