Cosa dicono gli esperti sul green pass? Viaggiare sarà sicuro secondo gli scienziati?
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Cosa dicono gli esperti sul green pass? Viaggiare sarà sicuro secondo gli scienziati?

Le opinioni di Andreoni, Bassetti e Burioni sullo strumento per il turismo nell'estate 2021: "E' l'unico sistema al momento che ci permetterà di riprendere a muoverci in sicurezza"

Green pass Covid
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6 Maggio 2021 - 07.34


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Si studia un modo per ripartire con il turismo e i riflettori sono puntati su pass vaccinale e green pass in vista dell’estate 2021, per cercare di ridurre al minimo la diffusione del virus.

Cosa ne pensano gli esperti del ‘lasciapassare’ che consentirà spostamenti a chi è vaccinato, a chi è guarito dal covid e a chi si è sottoposto a tampone – con esito negativo – 48 ore prima?

“E’ giusto che si parta con il pass vaccinale: è l’unico sistema al momento che ci permetterà di riprendere a muoverci in sicurezza e controllando anche la circolazione del virus” sottolinea Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma.

“Siamo già nell’età del post-vaccino Covid – osserva l’infettivologo – Ci troviamo a dover gestire il virus e il pass vaccinale è uno strumento che, insieme alle misure che conosciamo, ci aiuterà a uscire dall’emergenza o comunque a conviverci in sicurezza”

Per Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, “il pass vaccinale è uno strumento che ci permetterà di acquisire ancor di più un pezzo di normalità. Credo che servirà a dare una spinta a chi ha ancora dubbi o è scettico sulle vaccinazione, sarà un incentivo insomma. C’è però un punto che secondo me è fuorviante: perché mettere la scadenza a 6 mesi? Così si manda un messaggio sbagliato anche sulla garanzia delle copertura vaccinale che non è certo 6 mesi. Così come la risposta anticorpale di chi ha avuto la malattia. Sarebbe stato più saggio non dare oggi, ancor prima di partire con il pass, una scadenza così netta” sottolinea.

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Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, “nel momento in cui la vaccinazione sarà offerta a tutti, oggi ancora non è così ma ci arriveremo, chi avrà detto di ‘no’ non avrà accesso ad alcune attività permesse con il pass vaccinale – sottolinea-. Così chi oggi è scettico sulle vaccinazioni sarà incentivato perché vedrà che non potrà muoversi liberamente o fare determinate cose. Sono convinto che il pass vaccinale convincerà anche chi oggi è contro il vaccino anti-Covid”.

Secondo Bassetti, “il via libera al pass vaccinale è una delle cose di buon senso che avevamo auspicato e che si sta facendo in tutto il mondo”. Ed è “un altro passo verso la liberà dopo tanti mesi di sacrifici”. L’infettivologo si toglie una sassolino dalla scarpa: “Bisognerebbe che tutti fossimo favorevoli a questo pass, mi fa ridere chi agita la legge sulla privacy – rimarca -. Dov’era il Garante della privacy quando si mettevano sui giornali o in tv i nomi delle persone, famose o meno, positive al Covid? Ora trincerarsi dietro la privacy per frenare il pass vaccinale è assurdo”.

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Sul Green Pass, che consentirà spostamenti a chi è vaccinato, a chi è guarito dal covid e a chi si è sottoposto a tampone – con esito negativo – 48 ore prima, il virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano Roberto Burioni su Twitter scrive: “Il tampone recente per avere il ‘pass’ è un pericolosissimo controsenso. Dal punto di vista medico, gli unici che potrebbero muoversi con maggiore libertà sono i vaccinati e i guariti. Il resto è una sciocchezza”.

“Qualcuno giustamente chiede: ‘Ma se mi voglio vaccinare e non mi vaccinano è giusto non darmi il pass?’. Domanda legittima, ma posta alla persona sbagliata. Il tema è politico, non scientifico. Dal punto di vista medico, chi non è immune può contrarre e diffondere il virus”, aggiunge Burioni in un successivo messaggio.

 

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