L'infettivologo Andreoni: "Sì all'obbligo vaccinale, ecco perché"

Il primario di infettivologia del policlinico di Tor Vergata a Roma: "C'è la necessità di avviare rapidamente la terza dose"

Massimo Andreoni
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2 Settembre 2021 - 19.08


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La querelle sull’obbligo vaccinale non accenna a diminuire nel dibattito scientifico e non nel nostro Paese.
“E’ una logica conclusione relativamente ad una serie di considerazioni che si possono fare oggi: l’epidemia sta continuando; la campagna vaccinale negli ultimi giorni ha subito un forte rallentamento, e anche l’Oms ci ha richiamato come Ue. 
Quindi il Governo, giustamente, è arrivato alla conclusione che per dare impulso alle vaccinazioni si deve ricorrere all’obbligo”.
Lo sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, commentando l’annuncio del premier Mario Draghi che l’Italia potrebbe andare verso l’obbligo vaccinale contro Covid-19. Andreoni apprezza anche l’avvio già a fine settembre della terza dose per i fragili annunciata dal ministro della Salute Roberto Speranza: “C’è la necessità di avviare rapidamente la terza dose – osserva – Anche questa è una soluzione valida, anche in relazione ai dati che emergono dai Paesi che sono già partiti”. 

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