Pregliasco: "Quest'anno possibile un aumento dei casi di influenza"

Il virologo dell'università di Milano: "Quest'anno ci aspetterà uno scenario leggermente diverso nonostante la convivenza con il virus SARS-CoV-2"

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco
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28 Settembre 2021 - 18.12


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Meno Covid e più influenza “normale”: potrebbe essere questo lo scenario del prossimo inverno in Italia. “Lo scorso anno, a causa della pandemia da SARS-CoV-2 e delle relative misure di precauzione, non c’è stata una vera e propria stagione influenzale, ma un`incidenza blanda di persone con sintomi parainfluenzali: circa 2,4 milioni in Italia.

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E` evidente che le misure di prevenzione contro il SARS-CoV-2 hanno avuto un ruolo decisivo. L`utilizzo dei dispositivi individuali di protezione, l’accurato lavaggio delle mani, il distanziamento e le restrizioni che hanno limitato i momenti di socialità hanno, per così dire, messo in ginocchio il virus influenzale limitandone la circolazione, così come è avvenuto anche per tutti gli altri virus che convivono durante la stagione invernale, circa 263.

Quest’anno ci aspetterà “uno scenario leggermente diverso nonostante la convivenza con il virus SARS-CoV-2: con l’avanzamento della campagna vaccinale e l’allenamento delle restrizioni, infatti, il virus dell`influenza avrà maggiore possibilità di circolare”.

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Lo ha spiegato Fabrizio Pregliasco, Virologo, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell`Università degli Studi di Milano e Direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi, partecipando all’evento stampa “Influenza e Covid-19: tra varianti e variabili”, svoltosi stamane online.

Per questo, ha detto il Professore, a differenza dell`anno scorso “possiamo aspettarci un aumento dei casi, anche se le misure di prevenzione e i comportamenti adottati per limitare la diffusione del SARS-CoV-2 continueranno ad avere un ruolo importante sulla diffusione dell`influenza”.

 La vaccinazione antinfluenzale rimarrà fondamentale come forma di protezione per sé stessi e per tutelare i soggetti più deboli da eventuali complicanze dell`influenza e, in una situazione di convivenza con il Covid-19, resterà particolarmente utile “nella diagnosi differenziale tra i due virus”, ha sottolineato il virologo.

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Quanto al Covid, secondo Pregliasco continua a essere di primaria importanza aumentare la copertura vaccinale “di cui assistiamo ora a un sensibile incremento, soprattutto tra i soggetti più deboli”.

Si tratta di una tendenza riscontrata anche dalla ricerca realizzata da Human Highway per Assosalute, in cui la percentuale di coloro che intende ricorrere al vaccino antinfluenzale mostra una crescita sensibile di oltre venti punti percentuali negli ultimi due anni (da 14,6% nel 2019 a 35,4% nel 2021).

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