L’irruzione sulla scena della variante Omicron ha cambiato le carte in tavola. E mentre con i vaccini stavamo andando incontro ad un Natale sereno ora la situazione è diventata d’improvviso incerta, anche perché
“Prorogare lo stato d’emergenza è stato importante e giustissimo. Mentre non mi stupisce che non si sia varato un obbligo generalizzato di mascherina all’aperto: non serve se non ci sono assembramenti. La cosa più importante è il distanziamento e l’areazione dei locali chiusi. Bisogna tener conto del fatto che Covid si prende nei locali chiusi, e invece è molto difficile prenderlo all’aperto. Quindi bene il Green pass rafforzato per rendere più sicuri i luoghi chiusi. Ma tutto questo vale per un contesto con Delta” dominante. “Di Omicron una delle poche cose che sappiamo finora è che chi ha avuto la malattia, per esempio da variante Delta, non è necessariamente protetto, può riammalarsi”. Quindi una ulteriore stretta del super pass “avrebbe senso in prospettiva quando avremo circolazione di Omicron”.
E’ la riflessione di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che analizza un ipotetico scenario con Omicron dominante.
E puntualizza subito: “Quello però che non voglio fare è suggerire alla politica quello che deve fare. Io posso dire che una persona che è stata malata non è detto che sia protetta dalla variante Omicron. La politica, una volta che sa questa informazione, deve poi decidere tenuto conto di tante altre cose. Molti non capiscono che la decisione della politica non deve tener conto solo della scienza. Un conto è la scienza del virus e dell’epidemia, un conto è l’attività sociale e la vita, il fatto per esempio di poter andare a scuola. La politica deve mettere tutto sul piatto della bilancia e approdare a una decisione che sia equilibrata. Una quota di persone sarà entusiasta, a un’altra non interesserà proprio, e ci sarà una quota che sarà contro, qualunque cosa si faccia. Non bisogna guardare a questo perché sennò non si fa più niente”.
Il problema, chiarisce Remuzzi, è che “la variante Omicron, contagiosissima, non sappiamo al momento se è uguale alla Delta” in tutte le sue caratteristiche. “Per la Delta possiamo dire che la cosa più importante è aerare i locali chiusi e non frequentare i locali chiusi che non siano frequentati da vaccinati. Sostanzialmente quindi questo pass rafforzato che consente solo ai vaccinati e ai guariti di frequentare i locali chiusi è molto importante. Sulla variante Omicron, quando sarà eventualmente dominante, si dovrà discutere di nuovo. Per adesso va bene vaccinati e chi ha avuto la malattia. Con Omicron, invece, vaccinati con terza dose fatta sì, ma l’aver fatto la malattia non necessariamente. Un altro messaggio importantissimo, dunque, è che bisogna fare svelti con il booster e coprire quelli che mancano”