Il Tg1 mantiene la prima posizione nella top 15 dei programmi televisivi d’informazione, secondo la classifica elaborata da Sensemakers per Primaonline.
Diretto da Gianmarco Chiocci, il telegiornale della rete ammiraglia Rai registra nel mese di aprile un aumento del 33% nelle interazioni e del 18% nelle visualizzazioni video rispetto a marzo, raggiungendo quota 71,5 milioni di video views e 2,8 milioni di interazioni.
Tuttavia, questi numeri non possono essere letti come una medaglia al valore giornalistico. Da tempo Chiocci è al centro delle critiche per un’impostazione editoriale giudicata troppo vicina al governo Meloni. Il Tg1, un tempo riconosciuto anche nei suoi momenti più difficili per la capacità di garantire un certo equilibrio e pluralismo, appare oggi orientato a costruire scalette favorevoli alla narrazione dell’esecutivo, oscurando spesso notizie scomode o voci critiche.
I dati del mese di aprile riflettono una forte esposizione mediatica legata a eventi di grande impatto: la visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca, la malattia e la morte di Papa Francesco (con i relativi funerali), e a livello internazionale il confronto tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky. Ma la copertura di questi eventi, seppure rilevante dal punto di vista numerico, non cancella il problema di fondo: l’autorevolezza di un telegiornale non si misura solo con i clic, ma con la capacità di offrire un’informazione indipendente. E su questo fronte, il Tg1 di Chiocci continua a sollevare più di un dubbio.