Dargen D'Amico vince il premio Amnesty International Italia
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Dargen D'Amico vince il premio Amnesty International Italia

Il brano "Onda alta" vince il 23° Premio Amnesty International Italia per la sezione Big, celebrando la solidarietà e sensibilizzando sul dramma delle migrazioni via mare.

Dargen D'Amico vince il premio Amnesty International Italia
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3 Giugno 2025 - 22.22 Culture


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Il brano Onda alta di Dargen D’Amico è stato insignito del 23° Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, un riconoscimento prestigioso promosso da Amnesty International Italia e Voci per la Libertà. Il premio celebra il miglior brano sui diritti umani pubblicato, nell’anno precedente, da un artista di spicco della musica italiana, e quest’anno si inserisce nelle celebrazioni per i 50 anni di impegno di Amnesty International Italia nella difesa dei diritti umani.

Scritto da Cheope, D’Amico, Roberts, Marletta e Fazio, Onda alta affronta con profonda sensibilità il dramma delle migrazioni via mare, dando voce a coloro che sono costretti a intraprendere viaggi pericolosi e disperati per raggiungere l’Europa. Il pezzo, che fonde sonorità pop ed elettroniche con un testo toccante, non si limita a descrivere il rischio fisico del viaggio, ma pone l’accento anche sulle ingiustizie e disuguaglianze sociali che spingono molte persone a lasciare la propria terra.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha motivato la scelta sottolineando come il brano “racconti, in maniera suggestiva ed emozionante, i viaggi che tante persone sono costrette a intraprendere per raggiungere luoghi sicuri”. In un periodo storico caratterizzato da chiusure di frontiere e rischi per le vite umane, Onda alta “rimette al centro l’essere umano e i pericoli che è costretto a correre chi non ha più quasi nulla da perdere”. Noury ha aggiunto che il brano “cerca di spostare l’attenzione dai confini, dai limiti e dalla paura alla necessità di superare i pregiudizi e le differenze per permettere a ogni persona di vivere in un mondo sicuro e, certamente, migliore”.

Ricevendo il premio, Dargen D’Amico ha ribadito l’importanza della solidarietà e la necessità di superare l’individualismo. Ha dichiarato: “La società concentra tutto nelle mani di pochi. I film di rivalsa sociale non sono mai corali. Se l’individualismo è oggi valore assoluto, il coraggio è rappresentato da chi trasforma la propria volontà in solidarietà. Se c’è un premio, dovrebbe andare alle vittime dei sacrifici, e se le vittime dei sacrifici non possono ritirarlo, dovrebbe ritirarlo chi ogni giorno è sul campo nel tentativo di alleviare le sofferenze del prossimo”.

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