I Bronzi di San Casciano da oggi a Berlino
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I Bronzi di San Casciano da oggi a Berlino

Fino al 12 ottobre alla James-Simon-Galerie, sull'Isola dei Musei. Intanto è in corso la campagna di scavo 2025.

I Bronzi di San Casciano da oggi a Berlino
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5 Luglio 2025 - 17.07 Culture


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di Luisa Marini

I Bronzi di San Casciano, uno dei più significativi ritrovamenti archeologici degli ultimi anni, dopo Roma, Napoli e Reggio Calabria, debuttano all’estero e da oggi sono visibili al pubblico tedesco, presso la berlinese James-Simon-Galerie, sull’Isola dei Musei, fino a 12 ottobre.

L’importante evento è stato lanciato alla stampa tedesca da una delegazione istituzionale guidata, per l’Italia, dal Ministro Giuli e da Massimo Osanna, Direttore dei Musei del MIC, che ha evidenziato come questa mostra sia più ricca delle precedenti perché gli scavi, nel frattempo, hanno restituito nuovi reperti.  

La mostra espone infatti due teste maschili in bronzo provenienti dallo scavo del 2022, non esposte nelle tappe italiane, e per la prima volta alcuni reperti rinvenuti nello scavo dello scorso anno, tra cui la statua di bambina che tiene tra le mani una palla, il serpente lungo 90 cm, un torso e una testa maschili, la statua femminile di orante “sorella” di quella già rinvenuta in precedenza, oltre a gemme e gioielli.

Gli ex voto anatomici per implorare o ringraziare per la guarigione, le migliaia di monete, le statue in bronzo e gli altri reperti, con le loro iscrizioni in etrusco e latino, in eccezionale stato di conservazione grazie al riposo millenario nel fango delle acque del santuario termale del Bagno Grande, restituiscono una visione vivida su questo luogo di cura sacro dell’antichità, attivo per molti secoli, dal III secolo avanti Cristo fino alla fine del IV secolo dopo Cristo, dove etruschi e romani condividevano malattia e speranze di guarigione ma anche benessere, che ha avuto dunque un ruolo significativo nel passaggio fra le loro due culture.

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La mostra è concepita come un viaggio tra passato e presente: per la prima volta si ricuciono la traccia di scavi ottocenteschi a San Casciano dei Bagni, testimoniati da uno splendido cippo conservato proprio a Berlino, con i contesti provenienti dallo scavo del 2024.

Foto del gruppo di scavo 2025

E mentre si inaugura questo nuovo percorso espositivo, studenti e studentesse di archeologia provenienti da università di tutto il mondo, con il coordinamento del centro CADMO dell’Università per Stranieri di Siena, stanno proseguendo nello scavo, che si amplia sempre di più, rivelando anche in queste ore sorprese eccezionali. Il professor Jacopo Tabolli, direttore scientifico dello scavo, in apertura del suo intervento, ha ringraziato gli operai del cantiere che rendono possibile tutto questo con “la fatica anonima del lavorare”, a partire proprio da queste studentesse e studenti; la campagna di quest’anno è ricominciata lo scorso 23 giugno, coordinata dal direttore dello scavo Emanuele Mariotti, che non è stato presente all’inaugurazione proprio perché sta seguendo i complessi lavori sul campo, dove sono impegnati tutti i giorni anche 40 studentesse e studenti in contemporanea, che arriveranno a essere 90 in totale nel corso dei prossimi mesi.

Le foto sullo scavo sono di Ludovico Salerno e Chiara Fermo

“Saperi antichi, nuove tecnologie, formazione di giovani archeologhe e archeologi si confondono in un’esperienza unica di educazione al patrimonio culturale internazionale”, ha sottolineato Tabolli, che ha trasmesso anche l’emozione connessa alla paura di commettere operazioni sbagliate, che potrebbero compromettere il perfetto recupero dei reperti e, in particolare, la possibilità di decifrarne la funzione rituale. Proprio su quest’ultimo aspetto, anche Osanna ha sottolineato la “rigorosa interdisciplinarità” dell’impianto metodologico degli scavi, novità che punta a far emergere il senso pieno dei reperti. ‘Dietro le quinte’ della mostra, infatti, si è mosso in questi mesi un team multidisciplinare di ricerca; i restauri sono stati occasione di entrare all’interno della ‘materia’ dei bronzi, con risultati eccezionali ed innovativi, che aprono la strada a nuove frontiere nelle scienze dell’antichità.

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Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha spiegato che Berlino è stata scelta per rendere omaggio alla Germania “che ha saputo trasformare le cicatrici del passato in memoria viva”, ma anche per “riconoscenza” in nome della collaborazione in crescita tra i due paesi nell’ambito dei rapporti culturali e della lotta al traffico di reperti.

Il ministro tedesco della Cultura e dei Media, Wolfram Weimer, ha detto che “i Bronzi di San Casciano dei Bagni testimoniano l’elevata capacità artistica di un’epoca di cui ci sono rimasti ben pochi reperti. Il loro ritrovamento costituisce un inestimabile arricchimento del patrimonio culturale italiano e pertanto del nostro patrimonio europeo comune. A tutti gli appassionati di arte in Italia che curano e tutelano questo tesoro spetta perciò la nostra massima gratitudine, come anche ai curatori della mostra alla James-Simon-Galerie che con la loro dedizione dimostrano ancora una volta che arte e cultura, pur avendo una loro particolare origine, appartengono in fondo a tutti gli esseri umani, nello spirito e nel cuore”.

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